Divieto di benedire gli studenti a Pasqua, esplode la polemica. Il Parroco: “Lo farò davanti al comune. Parrocchia dona 200 euro all’anno alla scuola”
Il Preside vieta la benedizione? Il Parroco si ingegna e annuncia che lo farà quando la scuola è vuota, come forma di protesta. Ricordiamo che il parroco della chiesa di un comune in provincia di Modena ha recentemente ricevuto il divieto da parte di un Dirigente Scolastico di un istituto comprensivo di impartire la benedizione pasquale agli studenti delle scuole elementari e medie. La decisione del Dirigente è stata motivata dalla necessità di preservare la laicità della scuola e di evitare atti di culto all’interno dell’edificio.
Infatti, secondo quanto detto dal Dirigente, anche se la maggioranza degli studenti è cattolica, la benedizione non è un atto che può essere svolto a scuola in quanto costituisce un atto di culto, ricordando che la scuola è laica e che gli atti di culto non dovrebbero essere fatti all’interno dell’edificio scolastico.
Il gesto indusse il sindaco del Paese ad emettere un’ordinanza che obbligava la dirigente a consentire le benedizioni anche durante le lezioni. Il 17 marzo, ricostruisce il parroco in un’intervista sul Corriere Romagna, la dirigente gli avrebbe negato il permesso per la benedizione. Il giorno dopo il sacerdote si è presentato a scuola con il sindaco, ma “siamo stati allontanati“, denuncia il parroco che voleva riprovarci il 22 marzo.
La parrocchia, afferma il Parroco al quotidiano, “da tempo dona 200 euro all’anno alla scuola, fa giocare gli allievi sul suo terreno e concede la chiesa parrocchiale per la recita di Natale“. Perciò domanda: “la chiesa va bene se serve per comodità, però il prete per le benedizioni non può entrare perché intacca la laicità della scuola?“.
E annuncia che “i bambini verranno benedetti davanti al Comune“.