Diventare insegnante nella scuola secondaria, “ho i 24 CFU e un master da 60 CFU, perché non sono ancora abilitata”?
Il conseguimento dell’abilitazione all’insegnamento nella scuola secondaria, che permette l’inserimento in prima fascia GPS e dal 2025 sarà unico requisito di accesso al concorso ordinario dal 2025. Fino al 31 dicembre 2024 sarà valida la cosiddetta fase straordinaria o transitoria del PNRR, basata sull’espletamento di due concorsi ordinari. Obiettivo finale: 70.000 assunzioni entro dicembre 2026 con le nuove modalità di formazione iniziale di cui al DPCM 4 agosto 2023.
“Titoli su titoli, adesso anche il percorso abilitante. Con selezione per titoli”
I 24 CFU sono stati ritenuti necessari dal 2017, con il DM 616/2017 hanno rappresentato in questi anni il titolo necessario di accesso alle graduatorie per le supplenze e i concorsi. Chi, tra i docenti, non ha i 24 CFU in discipline psicopedagogiche e metodologie didattiche?
E poi master, corsi, certificazioni.
A breve l’avvio dei percorsi abilitanti
I percorsi abilitanti, previsti dal DPCM 4 agosto 2023, serviranno al conseguimento dell’abilitazione nella scuola secondaria.
Sono previsti percorsi da 30, 36, 60 CFU a seconda i titoli di accesso. Ecco tutti i percorsi
I 24 CFU potranno essere riconosciuti all’interno dei percorsi da 60 CFU, insieme ad altri CFU coerenti con la classe di concorso oggetto del percorso.
Master non è abilitazione
Qualsiasi titolo già conseguito, anche da 60 CFU, non costituisce abilitazione ma potrebbe essere utilizzato all’interno dei percorsi. Il piano di studi sarà vagliato dalle Università dopo l’iscrizione.
Certamente rimane l’amaro in bocca per l’iter lungo e farraginoso al quale i precari sono costretti per arrivare al ruolo (spesso in provincia non desiderata, con vincolo mobilità).
L’assenza di un meccanismo rapido e sistematico di abilitazione /concorso (quante volte ne abbiamo sentito parlare negli ultimi vent’anni) crea disillusione.
Anche ad un passo dalla partecipazione al concorso.
