Dispersione scolastica, numeri allarmanti anche in Lombardia

Dispersione scolastica: dati allarmanti anche in Lombardia, con percentuali al di sopra della media nazionale.
“Un problema grave per la società, che perde risorse preziose. Colpisce i giovani, riduce le possibilità di sviluppo personale e l’autostima, la consapevolezza di sé” spiega Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo a Il Giorno.
Nella regione Lombardia il tasso di dispersione scolastica è del 25,8% fra il primo e l’ultimo anno delle superiori, un punto sopra la media nazionale. I ragazzi che lasciano il percorso di studi tra i 18 e i 24 anni sono il 12%. A fornire i dati è l’Osservatorio povertà educativa curato da “Con i bambini – impresa sociale” e Fondazione Openpolis. Del caso si è occupata anche il Fondo di beneficenza Intesa Sanpaolo, che ha stanziato 27 milioni di euro per progetti in tutta la penisola, di cui 13,5 milioni sono destinati alla lotta contro la dispersione scolastica, alla violenza su donne e bambini e alla demenza senile.
Fra le iniziative “Progetto Scuola Bottega” di Milano de “La Strada”, attivo da 15 anni, grazie al quale “Abbiamo accompagnato oltre 350 ragazzi al raggiungimento del diploma di terza media” ha spiegato Lisa Ghezzi.
L’Unione Europea entro il prossimo anno vorrebbe meno del 10% dei giovani senza diploma, una percentuale che si riesce a mantenere soltanto in Veneto e nella provincia autonoma di Trento. I dati sono allarmanti soprattutto al Sud.
In Sicilia, proprio per combattere il problema, l’assessore all’istruzione ha avviato il tempo pieno nelle aree più a rischio della regione.