Dispersione scolastica, Buondonno (SI): “Meno slogan e più azioni concrete. Esempio dello Sperone è da seguire”

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L’istruzione, pilastro fondamentale di ogni società progredita, spesso si trova al centro di intense battaglie ideologiche. Ma ciò che racconta “Orizzonte Scuola” sulla scuola “S. Pertini” dello Sperone, a Palermo, è un testimonianza potente di ciò che l’istruzione può realizzare quando si va oltre gli slogan, spiega in una nota Giuseppe Buondonno, Responsabile Scuola e Università di Sinistra Italiana.

Questa non è una mera “buona pratica”. Come eloquentemente sottolineato dalla Dirigente, Antonella Di Bartolo, è una dimostrazione che la scuola italiana, con le giuste risorse, può essere un faro di cambiamento sociale. Non parliamo di interventi superficiali come quelli post-Caivano, ma di un impegno profondo, che vede la scuola e la comunità unirsi per costruire qualcosa di duraturo.

La “Piazza delle parole”, nata dall’esperienza del “Pertini”, simboleggia la riscoperta di un territorio attraverso una responsabilità collettiva. Un luogo dove le differenze sono celebrate e il rispetto è al centro, un argomento dolorosamente assente nel dibattito su Caivano.

Ma come può il Paese capitalizzare su tali successi? Buondonno suggerisce una strada. Parla di un disegno di legge che promuove le “Zone di educazione prioritaria e solidale”, puntando a creare comitati progettuali tra scuole e quartieri. È un invito al governo: meno slogan e più azioni concrete. Meno retorica e più sostegno alle iniziative che, come quella dello Sperone, mostrano la via da seguire.

È ora di andare oltre la propaganda. È ora di investire nella nostra gioventù e costruire un futuro solidale e inclusivo, dove ogni bambino e ragazzo possa prosperare. La scuola “S. Pertini” dello Sperone è il faro che illumina questa strada. Sarà il governo sufficientemente lungimirante da seguirla?

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