Diritti e doveri dei docenti, cosa cambia sulla base del nuovo contratto e della nuova normativa. In una scheda la sintesi
Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e nuove norme relative: ecco come si modificano i diritti e i doveri dei docenti.
Diritti dei docenti
Libertà di insegnamento e pluralismo didattico
La libertà di insegnamento rimane uno dei diritti fondamentali dei docenti, sancito dalla Costituzione Italiana e rafforzato dal nuovo contratto. Questa libertà garantisce ai docenti la possibilità di adottare metodologie e strategie didattiche diversificate, nel rispetto degli obiettivi didattici e formativi stabiliti dal Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF). Il PTOF deve valorizzare la diversità delle metodologie, compresa l’opzione di minoranza per gruppi di docenti che possano dissociarsi rispetto alla maggioranza su specifici approcci didattici.
Normativa: Art. 33 Costituzione; Art. 43 CCNL 2024; Art. 3 DPR 275/1999
Partecipazione agli organi collegiali
I docenti hanno diritto a partecipare agli organi collegiali, tra cui il Collegio Docenti e i Consigli di Classe. Questi spazi garantiscono la partecipazione attiva nelle scelte didattiche e organizzative, offrendo ai docenti la possibilità di esprimere le proprie opinioni su questioni come l’assegnazione delle classi e l’orario di lavoro. La partecipazione agli organi collegiali è fondamentale per mantenere un equilibrio decisionale e assicurare che le scelte didattiche rispecchino le esigenze educative degli studenti e la libertà metodologica degli insegnanti.
Normativa: Art. 7 e Art. 10 D.Lgs. 297/1994; Art. 43 CCNL 2024
Diritto di sciopero e assemblee sindacali
Il diritto di sciopero e la possibilità di partecipare a assemblee sindacali (per un massimo di 10 ore annue in orario di servizio) consentono ai docenti di esprimere il proprio dissenso e di difendere i propri diritti collettivi e individuali. Questo diritto, regolato dallo Statuto dei Lavoratori, rimane centrale in un contesto di trasformazioni scolastiche che richiedono una forte rappresentanza sindacale.
Normativa: L. 300/1970 (Statuto dei Lavoratori); CCNL 2024
Congedi e assenze retribuite
I docenti hanno diritto ad assenze retribuite per vari motivi, tra cui malattia, congedo parentale, e permessi per aggiornamento professionale. Il CCNL specifica i criteri per il godimento di tali congedi, con particolare attenzione alle esigenze di cura e assistenza familiare.
Normativa: Art. 12, 17, 20 CCNL 2024; D.Lgs. 151/2001
Diritto al trattamento economico e alla progressione di carriera
Con il nuovo CCNL 2024, viene confermato il diritto a un trattamento economico che garantisca la progressione di carriera basata su criteri di anzianità e merito. L’aggiornamento delle retribuzioni è uno degli obiettivi del PNRR, che prevede anche l’erogazione di fondi per il miglioramento delle condizioni economiche dei docenti.
Normativa: Art. 24 CCNL 2024; Legge 107/2015
Diritto alla tutela della privacy
Il trattamento dei dati personali e la riservatezza delle informazioni raccolte nel corso dell’attività lavorativa sono garantiti per il personale scolastico, sia docente che non docente. Con l’introduzione di tecnologie digitali nella scuola, la tutela della privacy è diventata ancora più rilevante.
Normativa: GDPR (Regolamento UE 2016/679); D.Lgs. 196/2003
Fondo pensione ESPERO e adesione automatica
Dal 1° settembre 2024, i nuovi docenti assunti a tempo indeterminato sono iscritti automaticamente al fondo pensione ESPERO tramite il meccanismo del silenzio-assenso. Gli insegnanti devono comunicare entro nove mesi la propria volontà di non aderire, altrimenti l’iscrizione diventa definitiva.
Normativa: CCNL 2024
Doveri dei docenti
Vigilanza e responsabilità civile e penale
I docenti sono responsabili della vigilanza sugli studenti per tutto il tempo in cui questi sono presenti a scuola, compresi i momenti di ingresso, uscita e cambio d’ora. Questo dovere è strettamente legato alla responsabilità civile e penale, che impone ai docenti di agire con diligenza per evitare danni fisici e psicologici agli alunni.
Normativa: Art. 2048 Codice Civile; Art. 16 DPR 275/1999; Art. 28-29 CCNL 2024
Attività di insegnamento e rispetto dell’orario di servizio
L’attività di insegnamento si articola su un monte ore settimanale stabilito in base all’ordine di scuola: 25 ore per l’infanzia, 22+2 per la primaria e 18 ore per la secondaria. In caso di necessità, sono previste ore aggiuntive che devono essere formalmente autorizzate e retribuite. È considerato illegittimo imporre cattedre superiori a 18 ore senza il consenso del docente.
Normativa: Art. 43 CCNL 2024; Art. 22 L. 448/2001; DPR 275/1999
Partecipazione alle attività collegiali
Ogni docente è tenuto a partecipare agli incontri collegiali, come Collegi Docenti, Consigli di Classe e Interclasse, e alle riunioni previste dal piano annuale. Il limite massimo previsto è di 40 ore per attività collegiali e ulteriori 40 per consigli di classe, interclasse e intersezione.
Normativa: Art. 44 CCNL 2024
Attività Funzionali all’Insegnamento
I docenti devono dedicarsi a tutte le attività funzionali all’insegnamento, che comprendono la preparazione delle lezioni, la correzione degli elaborati e i rapporti con le famiglie. Inoltre, sono obbligati a partecipare agli scrutini, esami e alle attività di aggiornamento previste nel PTOF.
Normativa: Art. 44 CCNL 2024; DPR 275/1999
Rispetto degli ordini di servizio del Dirigente Scolastico
Il dirigente scolastico ha il potere di impartire ordini di servizio al personale docente, i quali devono essere rispettati a condizione che siano conformi alle normative vigenti. I docenti possono opporsi formalmente agli ordini che ritengono illegittimi, presentando una rimostranza scritta.
Normativa: Art. 25 D.Lgs. 165/2001; Art. 146 CCNL 2007; Art. 17 DPR 3/1957 (per la parte che è inerente alla illegittimità dell’ordine ricevuto)
Aggiornamento e formazione professionale
I docenti sono obbligati a partecipare a iniziative di aggiornamento e formazione professionale. Le nuove disposizioni del CCNL 2024 e del PNRR prevedono un incremento delle risorse dedicate a corsi di formazione su nuove tecnologie e didattiche innovative. La formazione obbligatoria rappresenta uno degli strumenti fondamentali per adattarsi ai cambiamenti imposti dalle politiche educative e tecnologiche.
Normativa: Art. 64 CCNL 2024; Legge 107/2015
Supplenze temporanee e attività aggiuntive
I docenti sono chiamati a svolgere supplenze temporanee per assenze brevi dei colleghi, secondo quanto stabilito nel piano annuale delle attività. Le supplenze fino a dieci giorni sono generalmente assegnate agli insegnanti in base a un sistema di rotazione, tenendo conto delle ore disponibili non destinate all’insegnamento diretto. Le ore di supplenza devono essere preventivamente calendarizzate e retribuite in base al CCNL 2024. Inoltre, le attività aggiuntive, che comprendono sia l’insegnamento extra sia le attività funzionali all’insegnamento, possono essere svolte solo se deliberate dal Collegio Docenti e approvate formalmente dal Dirigente Scolastico con incarico scritto.
Normativa: Art. 45 CCNL 2024; Art. 1, comma 333, L. 190/2014
Obbligo di attenersi alle direttive sul fondo ESPERO
Dal 1° settembre 2024, tutti i nuovi docenti assunti a tempo indeterminato aderiscono automaticamente al Fondo pensione ESPERO tramite il meccanismo del silenzio-assenso, a meno che non dichiarino formalmente la volontà di non aderire entro i primi nove mesi. In mancanza di tale comunicazione, l’iscrizione diventa effettiva e irreversibile, con la conseguente destinazione dell’1% della retribuzione al Fondo. Questo obbligo di adesione al fondo è importante per i nuovi assunti, poiché richiede attenzione e consapevolezza nel gestire il proprio trattamento di fine rapporto (TFR).
Normativa: CCNL 2024
Tutela dei diritti e rimostranze contro ordini illegittimi
In presenza di ordini di servizio che il docente ritenga palesemente illegittimi o in contrasto con le norme, è possibile fare rimostranza scritta. Questo strumento consente al docente di presentare formalmente al dirigente scolastico le ragioni per cui l’ordine è considerato non conforme. Se l’ordine viene rinnovato per iscritto, il docente ha l’obbligo di eseguirlo, salvo che esso comporti rischi di illeciti amministrativi o penali. Questo diritto di contestazione, riconosciuto anche al personale ATA, rappresenta un meccanismo di tutela importante per evitare abusi o imposizioni fuori dai limiti contrattuali.
Normativa: Art. 17 DPR 3/1957; Art. 146 CCNL 2007 (vigente anche per il CCNL 2024)
Sintesi delle attività obbligatorie
Attività di insegnamento: Per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria, gli orari settimanali sono rispettivamente di 25 ore, 22+2 ore e 18 ore, da svolgere in almeno cinque giorni settimanali. Questi orari possono includere attività come la presenza in mensa, la sorveglianza durante le ricreazioni e la partecipazione a progetti di potenziamento dell’offerta formativa.
Attività funzionali all’insegnamento: Includono la preparazione delle lezioni, la correzione degli elaborati, la partecipazione a scrutini e esami, e il mantenimento di rapporti con le famiglie. Ogni docente ha inoltre un impegno annuo massimo di 40 ore per attività collegiali e altre 40 per consigli di classe, interclasse e intersezione.
Attività aggiuntive: Rientrano in questo ambito eventuali incarichi extra di insegnamento o attività funzionali decise dal Collegio Docenti e autorizzate formalmente. Queste attività devono essere adeguatamente retribuite e non possono essere imposte senza il consenso formale del docente.
Considerazioni conclusive
L’anno scolastico 2024/2025 presenta significative novità e responsabilità per i docenti. La combinazione di fondi del PNRR e il nuovo CCNL spinge verso una scuola sempre più digitalizzata e orientata a modelli organizzativi standardizzati. Per navigare efficacemente in questo contesto, i docenti devono conoscere approfonditamente sia i loro diritti sia i doveri, ed essere pronti a far valere le normative contrattuali nei confronti di eventuali abusi o imposizioni fuori contratto.
Una conoscenza chiara di queste disposizioni consente non solo di tutelare il proprio ruolo professionale, ma anche di contribuire a una scuola pubblica che rispetta la diversità didattica, l’autonomia dell’insegnamento e i diritti del personale, garantendo al tempo stesso un ambiente di apprendimento sicuro e inclusivo per gli studenti.