Dirigenti tecnici, modalità di esercizio della funzione tecnico-ispettiva: ecco gli ambiti di intervento. DECRETO e NOTA
Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha firmato il nuovo decreto che determina le modalità di esercizio della funzione tecnico-ispettiva, come previsto dal DPCM 30 settembre 2020 n. 166, concernente l’organizzazione del Ministero dell’Istruzione.
Lo comunica il Ministero tramite un apposito comunicato stampa, spiegando come il decreto aggiorni la funzione tecnico-ispettiva, attualizzandola in coerenza con i nuovi scenari pedagogici, didattici e con le innovazioni legislative e normative nell’ambito del sistema nazionale di istruzione e formazione.
La dirigenza con funzione tecnico-ispettiva, espressione di alta professionalità in ambito educativo, pedagogico e didattico, partecipa alle azioni del Ministero dell’Istruzione per accrescere i livelli di apprendimento delle studentesse e degli studenti e allinearli a standard internazionali e alle nuove competenze richieste dal mondo del lavoro.
Le attività professionali dei dirigenti tecnici sono fondamentali per la qualificazione dell’azione amministrativa in campo educativo, per le funzioni di supporto alla formazione, all’innovazione e alla ricerca, per le azioni di monitoraggio, consulenza e accertamento, per la valutazione e il miglioramento del sistema scolastico, prosegue il Ministero.
Il decreto contiene le modalità dell’esercizio della funzione tecnico-ispettiva con una panoramica sui principali ambiti di intervento e con riferimento alla formazione continua dei dirigenti tecnici.
Il decreto costituisce un passo significativo verso il potenziamento del corpo ispettivo, previsto nell’Atto di indirizzo politico-istituzionale del Ministro.
La nota
Nella “Premessa” sono definiti identità, ruolo e importanza del corpo ispettivo, che concorre alla realizzazione dei compiti di istruzione e di formazione delle istituzioni scolastiche; orienta le strategie di innovazione e di valutazione del sistema scolastico, anche nella prospettiva internazionale; realizza l’attività ispettiva di supporto dei processi formativi e di assistenza tecnico- didattica a favore delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado; svolge attività di studio, ricerca
e consulenza tecnica.
La sezione dedicata alle “Modalità di esercizio della funzione tecnico-ispettiva” si compone di un’ampia ricognizione delle diverse attività affidate ai dirigenti tecnici.
Non un elenco di compiti, piuttosto una panoramica sui principali ambiti di intervento, organizzati e aggregati in cinque macroaree:
- “Sostegno alla progettazione e supporto ai processi formativi”,
- “Supporto al processo di valutazione e autovalutazione”,
- “Supporto tecnico-didattico-pedagogico”,
- “Supporto tecnicoscientifico per le tematiche ed i processi definiti dall’Amministrazione”,
- “Accertamenti ispettivi”.
Una importante novità – si legge ancora nella nota ministeriale- è costituita dalla terza parte, dedicata alla “Formazione dei dirigenti con funzione tecnico ispettiva”, che segnala l’importanza del costante aggiornamento di competenze, visioni prospettiche e scenari di riferimento per l’impegno professionale del corpo ispettivo. La formazione continua e qualificata costituisce condizione essenziale per prestazioni professionali all’altezza delle attese di un’azione tecnica efficace di supporto e accompagnamento e per scelte didattiche innovative.
L’ultima sezione, dedicata all’organizzazione della funzione, ribadisce la collocazione dei dirigenti tecnici a livello centrale e territoriale, i ruoli e i compiti del Coordinatore nazionale, di quelli regionali e delle Segreterie tecniche.