Dirigenti scolastici: “Solo pacche sulle spalle, ma stipendi fermi e responsabilità per edifici fatiscenti. Servono 50 milioni”. La protesta il 4 novembre a Roma

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Appuntamento domani per i Dirigenti Scolastici, per i quali è convocata a Roma, il 4 novembre, un’assemblea nazionale indetta dai quattro sindacati maggiormente rappresentativi del settore scuola (FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal).

L’Assemblea, fanno sapere i sindacati tramite un comunicato, che si terrà all’ITIS Galilei (via Conte Verde, 51), affronterà le diverse questioni su cui si concentrano in questa fase l’attenzione e le attese di una categoria le cui condizioni di lavoro, in presenza di un carico crescente di responsabilità e impegni, restano ben lontane da un adeguato riconoscimento.

Stipendi bloccati a causa del ritardo nell’avvio delle trattative per il rinnovo del contratto con, addirittura, il rischio di vedere ridotti gli emolumenti per l’annosa questione riguardante il fondo unico nazionale.

A ciò si aggiunge la responsabilità per la sicurezza degli edifici, spesso fatiscenti, e la lotta contro le “molestie burocratiche”.

Così, FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal, hanno indetto una assemblea per portare all’opinione pubblica le problematiche della categoria.

Per sanare la questione stipendi, necessitano almeno 50 milioni di euro, con un contratto per il quale non c’è neppure l’atto di indirizzo e fermo dal 2018.

Altra questione riguarda molti aspetti ancora regolati da vecchi contratti.  Sul piatto obblighi e diritti, nonché il sovrapporsi delle competenze che ha portato al caos gestionale.

I dirigenti lamentano anche l’eccessiva burocratizzazione delle procedure che spesso paralizzano il lavoro delle scuole. Lungaggini e procedure che interferiscono e mettono in secondo piano i compiti di coordinamento didattico e le finalità educative delle scuole che dirigono.

Tutti temi che saranno affrontati durante l’assemblea indetta dai sindacati, il messaggio verso il nuovo Governo è chiaro: valorizzare la professione, eliminare gli ostacoli.

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