Dirigenti Scolastici sono in maggioranza donne, età media 55 anni. Dal concorso esclusi i precari
Il 68,2% dei dirigenti scolastici in servizio in Italia è una donna. Il 31,6% ha più di 60 anni (un dato comunque in calo rispetto al passato), l’età media è di 55,6 anni.
Così il Ministero commenta la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Regolamento del corso-concorso per Dirigenti Scolastici in tre fasi, che ha come obiettivo la copertura dei posti disponibili per il prossimo triennio, il 2018-2021. I posti vacanti sono 1.189, ma non c’è ancora la distribuzione per regione. Concorso dirigenti scolastici, gli argomenti da studiare per lo scritto. Il regolamento è in Gazzetta, manca ancora autorizzazione dei posti
“Il ruolo della dirigenza – afferma il Ministro Fedeli – è fondamentale nelle scuole: per il coordinamento del lavoro, per tenere insieme la comunità scolastica. Il dirigente è anche un punto di riferimento per le famiglie”.
Ricordiamo che al corso-concorso possono partecipare le docenti e i docenti e il personale educativo di ruolo con almeno cinque anni di servizio.
Per il raggiungimento dei 5 anni di servizio, da parte dei docenti di ruolo, varrà anche il servizio svolto da precari. Sono esclusi – comunica il sindacato Anief – i neo-assunti o coloro che non hanno svolto l’anno di prova, come il personale immesso in ruolo negli istituti paritari.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal, “è inspiegabile per quale motivo il personale precario laureato, seppure con 5 anni di servizio svolto, debba non considerare le espressioni dei giudici. Non solo quelle nazionali, visto che a favore della partecipazione dei precari ai concorsi pubblici si è espressa pure la Corte di Giustizia europea con il procedimento C-177/10 l’8 settembre 2011. Ancora più inammissibile è l’esclusione dal concorso di chi non ha ancora svolto l’anno di prova: è personale di ruolo a tutti gli effetti e noi ci opponiamo anche a questa esclusione immotivata, presentando formale impugnazione in tribunale”.
Anief è quindi pronta a riproporre il ricorso per far partecipare i supplenti alle prove concorsuali. Alcuni di loro sono ormai da anni presidi. Per aderire, vai al link