Dirigenti scolastici, stop Tar ad assunzioni porterà a 519 nuove reggenze. 200 solo in Lombardia
Girono 14 di agosto il Tar Lazio ha emanato ben 18 dispositivi cautelari con i quali, di fatto, blocca le assunzioni dei Dirigenti scolastici da concorso riservato fino al 5 di settembre, quando si esprimerà nel merito.
Alla base il ricorso degli aspiranti dirigenti scolastici del concorso ordinario che hanno impugnato le assunzioni lamentando disparità di trattamento. Infatti, secondo i ricorrenti, a seguito delle modifiche apportate dal comma 11-septies.1 alla Legge 106 del 2024 che contiene la deroga della divisione del 60% dei posti al concorso ordinario e il 40% dalle graduatorie del concorso riservato, la possibilità di compensazione delle assunzioni nei prossimi anni non potrà essere garantita, soprattutto a seguito del blocco della mobilità.
Se da un lato il Ministero con molta probabilità depositerà una impugnazione dei dispositivi del Tar già a partire da domani al fine di tentare di sbloccare quanto prima l’impasse, dall’altro, gli USR non potranno che sospendere le operazioni di copertura dei posti, come già annunciato da alcune amministrazioni periferiche.
Un blocco delle assunzioni che rischia di gettare nel caos molte scuola italiane che si attendevano già dal 1 di settembre un nuovo dirigente assegnato. Infatti, i 519 posti che erano stati assegnati alle graduatorie del concorso riservato non potranno essere assegnati per tempo. Si dovrà attendere il 5 di settembre, con il rischio che per tutto l’anno scolastico rimangano assegnati in reggenza a Dirigenti che hanno già in carichi in altre scuole. Si parla di punte importanti ad esempio in Lombardia le cui scuole scoperte sono ben 220 incluse quelle che chiuderanno a seguito di accorpamento. O in Veneto le cui reggenze saranno 129 incluse le scuole che saranno accorpate.
Elenco assunzioni bloccate e rischio reggenza
Un caos evitabile? Secondo quanto scrive, ad esempio, il sindacato ANP, la differenziazione di procedure porta inevitabilmente fazioni contrapposte con interessi che si contrappongono. E nello specifico caso la brevità del percorso degli aspiranti del riservato ha portato ad una conclusione delle procedure anticipate rispetto a quelle dell’ordinario, creando quella mistura esplosiva che è culminata nei fuochi d’artificio del 14 di agosto, le cui ceneri rischiano di investire un ordinato inizio dell’anno scolastico.