Dirigenti scolastici, 10 mln per il FUN e armonizzazione retribuzioni. I risultati della mobilitazione

Il 25 maggio u.s., com’è noto, i dirigenti scolastici sono scesi in piazza per manifestare contro quella che viene definita una condizione lavorativa ormai insostenibile per svariate ragioni.
I dirigenti lamentano, in particolare, l’eccesso di burocrazia, le retribuzioni non adeguate ai compiti e alle responsabilità, i limitati poteri in relazione agli obiettivi da conseguire e, ancora, le norme sulla sicurezza degli edifici scolastici.
Il 25 maggio dirigenti e sigle sindacali, che li rappresentano, hanno scelto di manifestare non unitariamente, tanto che alcuni hanno scioperato (come l’Udir), mentre altri per manifestare hanno fatto ricorso all’istituto delle ferie. A prescindere da ciò, i motivi della protesta sono gli stessi e sembra che la mobilitazione abbia catturato l’attenzione del Miur.
La Fedeli, infatti, ha manifestato la propria disponibilità ad affrontare le suddette problematiche, ad equiparare le retribuzioni dei dirigenti scolastici a quelle degli altri dirigenti del settore Istruzione e a chiudere il Contratto entro il mese di ottobre.
Nel corso dell’incontro, svoltosi il giorno stesso della mobilitazione, come apprendiamo da un comunicato unitario di Flc Cgil, Uil Scuola, Cisl scuola e Snals Confsal, il Miur si è mostrato disponibile a:
- evitare gli esiti classificatori della valutazione;
- aprire un confronto sull’Atto di indirizzo per il rinnovo contrattuale;
- aprire un tavolo per la semplificazione;
- finanziare il FUN con 10 milioni di euro (una tantum);
- armonizzare la situazione retributiva;
- avviare le necessarie azioni per lo stress da lavoro.