Dirigente scolastico in pensione ad anno scolastico in corso. La sua difesa: “Diffida all’Ufficio scolastico regionale”

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La vicenda di Pietro Bacecchi, ex dirigente dell’Istituto Comprensivo Crema Due, ha catturato l’attenzione per il suo improvviso pensionamento. Nonostante il sostegno di docenti, genitori e istituzioni locali, la sua carriera è stata interrotta bruscamente.

Il caso ora entra in una nuova fase, con Bacecchi che si affida a un legale per contestare legalmente il provvedimento.

La situazione di Bacecchi è complessa: durante l’anno scolastico 2022/2023, pur avendo raggiunto l’età pensionabile, aveva deciso di rimanere in servizio, presentando una “domanda di trattenimento”. Il suo contributo a progetti internazionali significativi era stato riconosciuto dall’Ufficio Scolastico Regionale e dalla Corte dei Conti. Tuttavia, un recente rifiuto della Corte dei Conti ha portato alla sua pensione immediata.

L’avvocato sottolinea che l’Ufficio Scolastico Regionale ha gli strumenti per proteggere Bacecchi, basati su un Regio Decreto del 1934. La diffida inviata mira a spingere l’ufficio a esercitare i propri poteri, permettendo al Ministro dell’Istruzione e del Merito di portare il caso davanti al Consiglio dei Ministri. Ciò potrebbe portare alla reintegrazione di Bacecchi, ma richiede l’attivazione dell’Ufficio Scolastico Regionale, finora rimasto inattivo.

Il caso di Bacecchi è ora un crocevia tra diritto, politica e istruzione. La sua reintegrazione dipende da una serie di passaggi legali e amministrativi, e dal sostegno del governo e del parlamento. L’avvocato rimarca l’importanza del ruolo di Bacecchi e del suo contributo all’Istituto Comprensivo Crema Due, sperando che ciò venga riconosciuto ai livelli più alti.

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