Reclutamento, Pittoni (Lega): “Non ci sarà scontro generazionale. Ma i giovani non possono scavalcare i docenti precari” [VIDEO]

Dopo aver ascoltato le organizzazioni sindacali, è il turno delle forze politiche commentare le misure e le prospettive del Recovery Plan per il mondo dell’istruzione. Anche in questo caso l’approvazione del Pnrr è un pretesto anche per fare il punto della situazione sui temi più caldi che riguardano la scuola direttamente o indirettamente coinvolti nel piano da inviare a Bruxelles.
“Con il Pnrr si vuole intervenire sul tema delle classi pollaio, che si risolve – oltre che con maggiori spazi – con più insegnanti. Ci sono quindi le premesse per una seria riforma del reclutamento. Si poteva intervenire già lo scorso anno, ma l’allora ministro Azzolina non volle saperne. Secondo lei avremmo avuto gli insegnanti con i concorsi – quello peraltro che il M5s dice anche quest’anno – e non se ne fece nulla. Eppure era il momento giusto, perché c’erano ancora le graduatorie di istituto pronte per essere utilizzate. In un mese avremmo avuto le liste“, spiega il senatore della Lega Mario Pittoni, commentando il piano di ripresa e resilienza nel corso dell’intervista su Orizzonte Scuola Tv.
Sul reclutamento, il senatore spiega: “Non c’è alcun motivo di creare uno scontro generazionale. Perchè quelli che attendono da qualche anno sono ex giovani che hanno aspettato il loro turno e ora è giusto siano stabilizzati. I giovani faranno il loro percorso. C’è una forza politica (il M5S – ndr), che dice di puntare sui giovani, ma allo stesso tempo chiede di eliminare quota 100, che serviva proprio a riattivare il ricambio generazionale. Questo va a danno dei ragazzi. Così gli anziani non potranno andare in pensione e i giovani non potranno essere assunti“. Decreto in arrivo per il reclutamento? “Era già pronto due-tre settimane fa“, evidenzia Pittoni.
Pittoni ha espresso anche una battuta sul vincolo quinquennale: “è stato voluto da una sola forza politica, il M5S. Sto sondando gli altri partiti. Solo il M5S prosegue nella difesa del vincolo. Stiamo provando a creare un fronte comune per sopprimere il vincolo quinquennale in Parlamento“.
Sulla formazione prevista dal Pnrr: “Solo un giro di soldi. Se c’è un Paese dove ci sono insegnanti formati, questo è l’Italia. Nelle graduatorie ci sono plurilaureati, specializzati, docenti che hanno superato percorsi abilitante assolutamente selettivi e se non hanno ancora potuto parteciparvi lo dovranno comunque fare per essere assunti a tempo indeterminato. Inoltre negli ultimi anni sono state strette pure le maglie del periodo di prova. Quindi che altro dobbiamo ancora chiedere agli insegnanti?”
Sul ritorno in presenza a settembre, infine, il responsabile scuola della Lega sembra avere le idee chiare: “Non ci sono studi che dicano in via definitiva se a scuola ci si contagia di più o di meno. Nel dubbio vanno garantiti adeguati sistemi di aerazione nelle aule e l’utilizzo regolare dei termoscanner. Questi ultimi, dispositivi che costano davvero poco. E poi i test salivari. Magari non avremo il 100% della sicurezza dell’esito, ma sarebbero comunque utili”.
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Ecco il programma dello speciale:
ore 14 – Valentina Aprea (Forza Italia) – GUARDA L’INTERVISTA
ore 15,15 – Carmela Bucalo (Fratelli d’Italia) GUARDA L’INTERVISTA
ore 16 – Francesco Verducci (Partito Democratico) GUARDA L’INTERVISTA
ore 17 – Mario Pittoni (Lega)
ore 18 – Gabriele Toccafondi (Italia Viva)
ore 19 – Barbara Floridia – sottosegretaria all’Istruzione (Movimento Cinque Stelle)