Meloni: “Sarà anno molto complesso, preoccupata da impatto dell’intelligenza artificiale sul lavoro. Sulle zone a rischio non si può risolvere mandando solo docenti” [VIDEO]

Dopo due rinvii per motivi di salute, oggi è il giorno della conferenza stampa della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, organizzata dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti in collaborazione con l’associazione della Stampa Parlamentare. Un incontro che si sarebbe dovuto tenere inizialmente il 21 dicembre, poi rinviato al 28 dicembre per i problemi di salute della premier e infine fissato per il 4 gennaio alle 11.
La conferenza stampa
“Chiediamo che il Parlamento approvi una riforma della professione che attendiamo da decenni. Nell’epoca dell’Intelligenza artificiale siamo ancora inchiodati a norme pensate e approvate il secolo scorso. Abbiamo presentato la nostra proposta, unanime, speriamo di avere l’ascolto delle istituzioni”. Così, in apertura della conferenza, il presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Carlo Bartoli. Poi ha menzionato i “troppi compensi che assomigliano più a un’elemosina che a una retribuzione” e espresso “solidarietà alle colleghe e ai colleghi dell’Agenzia Dire per la difficile situazione in cui si trovano”.
Le parole della Presidente del Consiglio
“Mi devo scusare per aver rinviato” questa conferenza stampa per “due volte per ragioni di salute, mi spiace che questo abbia generato delle polemiche, ma non c’era alcun intendimento di scappare da domande dei giornalisti”, ha detto Meloni. Poi ha fatto gli “auguri di buon anno per un anno che sarà molto complesso per tutti: ci sono molte scadenze importanti, le elezioni europee, la presidenza italiana del G7 elezioni”.
Sul riferimento alla cosiddetta norma bavaglio per la stampa, al centro di un emendamento alla legge di delegazione europea approvato negli scorsi giorni alla Camera:“Questa norma è frutto di un emendamento parlamentare, che arriva da esponente dell’opposizione, non è una iniziativa del governo, anche se il governo l’ha approvata. Fare una manifestazione sotto Palazzo Chigi come fatto da Fnsi? Penso sarebbe stato giusto farla di fronte al Parlamento. Non credo che venga tolto il diritto di informare i cittadini, è giusto dire che qualcuno è stato arrestato, ma io non ci vedo un bavaglio”.
“Mi pare una norma di equilibrio tra diritto di informare e non ritrovarsi sul giornale”, aggiunge.
Intelligenza artificiale
“Sono particolarmente preoccupata dell’impatto dell’intelligenza artificiale su vari livelli, in particolare sul mercato del lavoro. Ci troviamo di fronte a una rivoluzione, l’intelletto rischia di essere sostituito e l’impatto riguarda anche lavori di alto profilo, rischiamo un impatto devastante”, ha detto.
“Organizzeremo un focus preciso sull’intelligenza artificiale al G7, ma prima sto lavorando a una iniziativa specifica sull’impatto dell’Ia sul mercato del lavoro”, ha spiegato la premier.
Legge di Bilancio
“Non sappiamo quale sarà lo sviluppo dell’economia italiana, la crescita è stimata superiore alla media europea. Io non sono per aumentare le tasse ma piuttosto per tagliare la spesa pubblica. Vediamo quale sarà l’evoluzione di quest’anno, abbiamo appena approvato la Manovra 2024. Il mio obiettivo è confermare le misure che abbiamo portato avanti ed eventualmente migliorarle”, aggiunge.
“Io preferisco tagliare la spesa pubblica che aumentare le tasse, non le ho aumentate e non lo farò, e penso si possa fare un lavoro anche più preciso il prossimo anno”, spiega.
“Io confido che lungo questo anno si posa essere ragionevoli e immaginare una diminuzione dei tassi di interesse, che libererebbe diverse risorse che abbiamo da pagare sul debito pubblico”, sottolinea.
Elezioni europee
“È una decisione che non ho ancora preso. Per me niente conta di più che avere il consenso dei cittadini. Penso che una mia eventuale candidatura potrebbe portare altri leader a fare la stessa scelta nell’opposizione: sarebbe un test democratico interessante. Devo capire se una mia eventuale candidatura personale toglierebbe tempo al mio ruolo da premier. È una decisione da prendere insieme agli altri leader della maggioranza. Per quanto riguarda la maggioranza Ursula: io lavoro per costruire una maggioranza alternativa”, aggiunge.
MES
“La mancata ratifica del Mes non va messa in rapporto con l’accordo sul patto di stabilità, io mi sono rimessa all’Aula e la modifica del trattato è stata bocciata, perché in parlamento non c’è mai stata una maggioranza su questo. Bisogna capire perché Conte ha dato il via libera senza che ci fosse la maggioranza, quindi penso sia stato un errore sottoscrivere la modifica del trattato, sapendo che non c’era una maggioranza in parlamento”, aggiunge.
“Penso che il Mes sia uno strumento obsoleto e penso che la reazione dei mercati sia una conferma di questo, i mercati sono stati consapevoli di questo, penso pure che possa essere una occasione per modificarlo, per pensare come spendere meglio delle risorse che teniamo ferme. Va reso più efficace”, spiega.
Europa
“Noi dobbiamo essere più consapevoli del nostro ruolo perché l’Italia non ha minori diritti di quelli che hanno le altre nazioni. Per nessuno si dice “la pagherai” e nessuno lo dice in Europa e penso che noi dobbiamo essere più consapevoli“, aggiunge.
Confronto con Schlein
“Sarei disponibile ad avere un confronto tv con la leader dell’opposizione. Non mi sono mai sottratta e non lo farò questa volta. Ci occupiamo di entrambe le materie noi, perciò non so la disponibilità di Elly. Ma io ci sono”, spiega.
Migranti
“Considero le nuove regole migliori di quelle precedenti. C’è un meccanismo serio che impegna gli altri Paesi, un meccanismo che per noi è più di garanzia. Ma non è una soluzione. Non risolveremo mai il problema se pensiamo solo a come gestire i migranti quando arrivano in Europa. C’è solo un modo per risolvere il problema, lavorare a monte, cosa che riguarda anche il piano Mattei. Ma è un lavoro che non può fare solo l’Italia. Un tema fondamentale del G7 sarà l’Africa”, aggiunge.
Investimenti
“Molti investirebbero volentieri in Italia se avessero più certezze. La riforma della burocrazia e della giustizia sono una priorità. Ci sono poi diversi investimenti su cui stiamo cercando di lavorare, come quello dei semiconduttori. Dobbiamo dare dei segnali: non c’è un governo ostile a chi produce. E non è stato sempre così”, spiega.
Medio Oriente
“Le immagini atroci degli attacchi di Hamas hanno prodotto una recrudescenza dell’antisemitismo, vuol dire che qualcosa covava sotto la cenere, che sono state sottovalutate forme mascherate di antisemitismo. Quando fu votata la Commissione Segre abbiamo presentato degli emendamenti, per citare il diritto di Israele a esistere, ma per motivi politici non è stato fatto, ci siamo astenuti e poi siamo stati accusati noi di antisemitismo”, aggiunge.
“Con il ministro Piantedosi abbiamo lavorato per mettere in sicurezza le comunità ebraiche e forse la cosa più intelligente da fare è far conoscere cosa sia Israele, quando ero ministro della gioventù avevamo attivato il servizio civile in Israele, cosa che ora ovviamente non si può fare. Ma è importante far conoscere Israele che è una realtà molto spesso vittima di stereotipi e forse aiutare i più giovani a conoscere la realtà può servire ad abbattere culturalmente il fenomeno tragico dell’ antisemitismo”, spiega.
Riforme istituzionali
“Non tocchiamo il ruolo del presidente della Repubblica perché è giusto così. Non vedo in cosa l’elezione diretta del capo del governo voglia dire togliere poteri al capo dello Stato. Secondo me si crea un equilibrio che rafforza la stabilità dei governi e oggettivamente in Italia abbiamo avuto un problema di stabilità dei governi. Noi abbiamo pagato la nostra instabilità in tema di credibilità internazionale e in tema di visione e strategia”, aggiunge.
“Consentire ai cittadini da chi farsi governare e consentire a chi viene scelto di rimanere per 5 anni è democrazia, ed è la cosa più bella del mondo. È una riforma di cui vado fiera. Poi c’è la riforma dell’autonomia. Non credo tra sperequazioni tra Nord e Sud. L’autonomia stabilisce il principio per cui chi gestisce bene le sue competenze e risorse lo Stato può valutare di darti altre competenze da gestire. Penso possa essere un volano anche per il Mezzogiorno, la responsabilizzazione della classe dirigente”.
Autonomia differenziata
“L’autonomia va a braccetto con il premierato, perché si deve ripristinare l’equilibrio e a uno Stato forte devono corrispondere Regioni forti. L’autonomia non si applica nel senso che racconta qualcuno, tolgo a una Regione per dare a un’altra. Se tu gestisci bene le tue competenze e risorse, lo Stato può decidere di darti altre competenze e risorse, ma rispetto allo Stato, non rispetto alle altre Regioni. Credo che un meccanismo di responsabilizzazione da Nord a Sud farà andare meglio quelli che sono più bravi” , spiega.
Caso Pozzolo
“Pozzolo aveva un porto d’armi regolare per difesa personale e girava con un’arma a Capodanno. Presumo che potesse farlo ma la questione è un’altra: chiunque detenga un’arma ha il dovere morale di custodirla con responsabilità. Per questo c’è un problema con quello che è accaduto, anche se vedremo quale sarà la dinamica della vicenda”, spiega.
“Chiunque detenga un’arma ha il dovere di custodirla con responsabilità. Ho chiesto che Pozzolo venga deferito ai probiviri e che venga sospeso dal partito”, aggiunge.
Violenza sociale
“Penso sappiate già come la penso. Noi veniamo da un tempo in cui in Italia si sono moltiplicate le zone franche, lo Stato ha fatto finta di non vedere cosa accadeva. Questo ha fatto sì che lo Stato ha perso terreno e credibilità. Si può invertire la rotta. Noi tutte le settimane facciamo ad esempio una riunione su Caivano. Nel fare cose semplici abbiamo restituito diritti banali che molti non avevano: ci sono posti dove non è possibile portare il proprio figli al parco. Possiamo fare una rivoluzione straordinaria se trasformiamo territori noti alla cronaca in modelli da seguire”, aggiunge.
Musk
“Ho applaudito Musk ad Atreju perché ospite ed è per rispetto degli ospiti, ma non cambia la mia posizione sulla maternità surrogata e sul fatto che i bambini non si comprano nè vendono, non si scelgono su un catalogo, pagare una donna povera per avere un bambino non è progresso e sono contenta se il parlamento approverà la legge sul reato universale”.
“Ho invitato ad Atreju da circa 25 anni tutti, tutti quelli che hanno qualcosa da dire e li ho applauditi tutti per rispetto con chi si invita, rispetto che non tutti hanno, ho invitato Musk perché ha qualcosa da dire, a partire dall’intelligenza artificiale, tema che conosce meglio di noi, è stato uno dei primi a dire attenzione, questo è l’invito a Musk”, ha aggiunto.
Rimpasto
“Non auspico, non voglio e non lavoro a un rimpasto dei ministri, sono contenta della mia squadra, del clima che c’è, del lavoro che stiamo facendo, poi tutto si può migliorare“. Poi si vedrà’ “caso per caso” quando ci saranno le scelte “dei partiti con le candidature, io non le sto seguendo”. “Per ora abbiamo parlato dell’ipotesi di candidare i tre leader del partito della maggioranza, per me è corretto fare insieme” questa riflessione ma “mi pare molto presto: io non lavoro per ottenere un rimpasto”.
Pensioni
“Penso che il tema delle pensioni vada affrontato in maniera più organica di quanto fatto finora: è sicuramente una materia che va affrontata anche con le parti sociali soprattutto se le parti sociali hanno voglia di fare questo lavoro con noi”.
“Sono fiera del lavoro fatto nell’ultima manovra di bilancio sulle pensioni dei giovani. Noi – ha premesso – stiamo mantenendo il nostro sistema pensionistico scaricandolo su chi non si puo’ difendere. C’è un gap norme di garanzie tra chi va in pensione oggi e chi ci andrà fra trent’anni; abbiamo cominciato a mettere qualche paletto e lo considero importante” ha spiegato Meloni.
“La sostenibilità del sistema pensionistico va costruita con equilibrio: deve essere il sistema migliore possibile, ma dev’essere uguale per tutti. Penso che il tema vada affrontato in maniera organica, ci sta lavorando il ministro Calderone, è un lavoro già avviato” ha concluso.
Maternità
“Le parole di Mennuni? Non so se ‘aspirazione’ sia la parola giusta, io sono premier, considerata tra le donne più affermate in Italia, ma se mi chiedessero cosa scegliere tra mia figlia Ginevra e la presidenza non avrei dubbi, come madre non ho dubbi”.
“La maternità ti regala qualcosa che nessun altra cosa ti può dare, ma non condivido che un traguardo possa togliertene un altro”, aggiunge. “Ursula von der Leyen ha 7 figli, Metsola 4: si può fare”, sottolinea.