Diplomati magistrali, ecco il parere dell’Avvocatura dello Stato. Per chi avrà effetto immediato la sentenza
Riunione oggi al Ministero con i sindacati sulla vicenda dei diplomati magistrale che, in seguito alla sentenza del Consiglio di Stato del 21 dicembre 2017 non hanno diritto all’inserimento nelle Graduatorie ad esaurimento, utilizzate per il 50% delle immissioni in ruolo.
“Alla presenza del sottosegretario De Filippo – spiega Di Meglio della Gilda degli Insegnanti – è stato illustrato il parere dell’Avvocatura dello Stato che esclude qualunque effetto generalizzato immediato della sentenza emessa dall’adunanza plenaria del Consiglio di Stato.
Il verdetto di Palazzo Spada, infatti, ha effetto immediato soltanto per i circa 2000 docenti interessati dalle cause oggetto di sentenze.
Per tutte altre situazioni, bisognerà attendere le rispettive sentenze nel merito, molte delle quali arriveranno durante il periodo estivo”.
“Il parere dell’Avvocatura dello Stato, inoltre, ha escluso che il superamento del periodo di prova possa incidere su situazioni individuali. Resta escluso che sulla materia il Miur possa intervenire in maniera autonoma. Gli effetti delle sentenze che hanno permesso l’immissione in ruolo, e ormai passate in giudicato, non verranno toccati.
A questo proposito – commenta Di Meglio – restiamo impressionati dalla diversità di trattamento dovuta soltanto alla buona o cattiva sorte toccata nel corso degli anni ai ricorrenti nelle aule di tribunale. È fondamentale -che, a meno di due mesi dalla fine dell’anno scolastico, venga garantita la continuità didattica. Altrettanto importante, come abbiamo già ribadito lo scorso gennaio in occasione di una riunione al Miur, è che il Parlamento intervenga per trovare una soluzione politica che tenga conto dei diritti di tutti i docenti coinvolti, anche per evitare che il prossimo anno scolastico sia contrassegnato da un vorticoso valzer in cattedra”.
“Per uscire da questo ginepraio – conclude il coordinatore nazionale della Gilda – auspichiamo che si prendano urgenti contatti con le forze politiche e le commissioni parlamentari”.