Diplomati magistrale, Lavoratori Scuola Uniti: ecco le prossime azioni di protesta
Comunicato Lavoratori Scuola Uniti – In occasione dello sciopero della scuola del 29 maggio – proclamato e sostenuto dai sindacati di base Cub, Usi, Sgb, realtà territoriali dei Cobas scuola – si è svolto davanti a Montecitorio un partecipato presidio delle maestre e dei maestri diplomati magistrali provenienti da tutte le regioni d’Italia, col sostengo anche di lavoratori e lavoratrici di altri settori (come i lavoratori di Alitalia e dei trasporti), di movimenti di lotta e studenteschi, del Fronte di Lotta No Austerity e tanti altri.
I diplomati magistrali hanno lanciato fermi slogan contro il governo uscente che si è rifiutato di emanare un decreto a loro favore, hanno ribadito la volontà di procedere sulla strada della mobilitazione finché questo o un nuovo governo non emanerà un decreto d’urgenza. E’ gravissimo che il governo Gentiloni in questi mesi abbia emanato decine e decine di decreti (dall’invio delle truppe in Niger alla proroga della vendita di Alitalia e persino decreti per le scuole private!) mentre abbia vergognosamente ignorato il licenziamento di massa delle maestre diplomate.
Durante il presidio le maestre e i maestri hanno incalzato alcuni parlamentari di passaggio e sono state ricevute in delegazione da alcuni esponenti politici: questo incontro ha confermato una volta di più che il problema delle maestre continua ad essere ignorato dalle forze di governo.
Nel corso di un’assemblea, organizzata davanti a Montecitorio nel corso del presidio, le maestre e i maestri presenti si sono confrontate su come proseguire la mobilitazione. Queste le proposte emerse dalla discussione e che vogliamo rilanciare a tutti i diplomati magistrali:
– presentazione ai voti nei collegi docenti della mozione approvata a Milano (trovate il testo della mozione in fondo al comunicato)
– rilancio delle iniziative territoriali con organizzazione di assemblee davanti a Usr e Usp
– organizzazione di iniziative unitarie con i lavoratori dei trasporti in occasione dello sciopero dell’8 giugno
– organizzazione di iniziative territoriali in occasione del 2 giugno
– organizzare durante l’estate un presidio permanente davanti a Montecitorio per rivendicare un decreto
– rivendicazione della fruizione di tutte le ferie non godute dopo l’8 giugno (con la sola esclusione dei giorni degli scrutini) al fine di poter organizzare iniziative di lotta (essendo illegittima l’imposizione delle ferie durante le vacanze di Natale e Pasqua laddove non sia stata preventivamente concordata col docente).