Diplomati magistrale: immessi in ruolo con sentenza in giudicato non hanno nulla da temere. Serafini: serve soluzione politica, situazione complessa. Nuovi incontri al Miur

Oggi tavolo tecnico al Miur con i sindacati rappresentativi per la vicenda dei diplomati magistrale in seguito alla sentenza del Consiglio di Stato che ha detto no alla richiesta di inserimento nelle Graduatorie ad esaurimento.
I numeri
Tra i 43.600 ricorrenti, la situazione più “in bilico” è quella dei docenti già assunti in ruolo con clausola rescissoria. La situazione più eclatante in Lombardia.
Non hanno nulla da temere invece i docenti assunti in ruolo in seguito a sentenze passate in giudicato. A confermarlo ai nostri microfoni il segretario generale dello Snals Confsal Elvira Serafini.
Altri incontri al Miur
Anche se non è stato ancora stabilito un calendario, sindacati e Amministrazione convergono sulla necessità di monitorare la situazione tenendo aperto il tavolo
Soluzione politica
Nonostante il momento politico non dei migliori, con le Camere sciolte e le nuove elezioni indette per il 4 marzo 2018, questa è la soluzione indicata dallo Snals. La soluzione, sottolinea il Segretario, è complessa, in quanto si devono contemperare gli interessi sia dei laureati in Scienze della formazione primaria, che dei docenti già in gaE, che dei docenti ricorrenti. “No al decreto legge, perché poi magari scade, quella non è la soluzione. Aspettiamo la parte politica. Non è una situazione che può essere risolta con il parere dell’Avvocatura dello Stato, gli avvocati fanno la loro parte, ma la situazione va vista nella loro complessità”.
Avvocatura dello Stato
Il parere non è ancora pervenuto, di fatto la situazione non muta rispetto ai giorni scorsi. I docenti assunti con clausola rescissoria continuano ad essere ai loro posti. D’altronde il Ministro aveva assicurato che per il corrente anno scolastico non ci sarebbero stati stravolgimenti.
Le dichiarazioni di Serafini ai microfoni di Elisabetta Tonni