Diploma magistrale: continuità didattica e concorso fase transitoria. Sinistra Italiana chiede alla Fedeli
I deputati di Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia Libertà – Possibile – Liberi E Uguali hanno presentato un’interrogazione a risposta scritta al Ministro sulla delicata situazione dei diplomati magistrali: il primo firmatario è Maestri Andrea.
Questo il testo:
Per sapere – premesso che:
come è noto, con sentenza n. 11 del 20 dicembre 2017, l’adunanza plenaria del Consiglio di Stato ha rigettato il ricorso presentato da un gruppo di docenti in possesso di diploma magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001/02 — e pertanto abilitante all’insegnamento nelle scuola dell’infanzia e in quella primaria — volto ad ottenere il riconoscimento dell’inserimento degli stessi nelle graduatorie ad esaurimento di cui all’articolo 1, comma 605, lettera c), della legge n. 296 del 27 dicembre 2006;
detta sentenza ha ribaltato il precedente orientamento dello stesso organo giudiziario amministrativo, espresso ex plurimis con le sentenze nn. 1973/15, 3628/15, 3673/15, 3675/15, 3788/15, 4232/15, 5439/15, che avevano invece dato ragione ai ricorrenti e ne avevano consentito l’inserimento in dette graduatorie nonché la stipula, per migliaia di essi; di contratti di docenza a tempo determinato e a tempo indeterminato nelle scuole statali con apposizione di una clausola rescissoria in attesa di definizione nel merito del giudizio;
con il respingimento del 20 dicembre del Consiglio di Stato — che di fatto rischia di travolgere gli analoghi ricorsi presentati da migliaia di docenti innanzi al giudice amministrativo dal 2014 ad oggi — si apre una fase di grande confusione e difficoltà per le istituzioni scolastiche che rischiano di perdere ad anno scolastico ampiamente avviato una parte consistente dei docenti in servizio. Ma soprattutto si profilano conseguenze drammatiche per quei docenti che rischiano l’annullamento dei contratti in essere;
la situazione è resa ancor più complicata dall’annuncio di alcune organizzazioni sindacali di voler intraprendere ulteriori azioni innanzi alla Corte europea dei diritti dell’uomo che, ove fossero accolte, renderebbero del tutto ingestibile la situazione ed esporrebbero lo Stato italiano al rischio di pesanti sanzioni, anche in relazione alla sentenza della Corte di giustizia europea «Mascolo» del 24 novembre 2014 riguardante l’abuso di contratti a tempo determinato nella scuola italiana –:
quali iniziative il Governo intenda intraprendere per la tutela della continuità didattica nel corrente anno scolastico e in relazione all’esigenza di approntare una soluzione politica e amministrativa alla situazione dei diplomati magistrali abilitati espulsi dalla graduatorie a esaurimento in seguito alla sentenza dell’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato;
se non ritenga urgente e opportuno assumere iniziative normative per la modifica dell’articolo 17 del decreto legislativo n. 59 del 2017, nella parte in cui non prevede anche per la scuola dell’infanzia e la scuola primaria l’avvio di una fase transitoria e l’estensione del concorso riservato ai docenti abilitati, attualmente previsti esclusivamente per la scuola secondaria di I e II grado.
(4-18960)