Diminuiscono gli utenti di ChatGPT a giugno: -10% rispetto a Maggio 2023. Colpa degli studenti in vacanza?

Dopo un periodo di grande popolarità tra la fine del 2022, quando è stata lanciata l’Intelligenza Artificiale di OpenAI, e l’inizio del 2023, sembra che l’interesse verso ChatGPT stia iniziando a calare.
Secondo i dati raccolti da Similarweb, società informatica specializzata nell’analisi dei dati del web, il traffico verso il sito di ChatGPT è diminuito globalmente del 9,7% nel mese di Giugno 2023, mentre Sensor Tower ha registrato una diminuzione dei download dell’app iOS di ChatGPT. Questo calo sembra essere parte di una tendenza del settore, evidenziata anche dalla diminuzione del traffico verso altri siti come Microsoft Bing, Google Bard e Character.AI.
Coinvolgimento degli utenti in calo
Similarweb ha rilevato anche un calo del coinvolgimento degli utenti di ChatGPT, con una diminuzione dell’8,5% dei minuti utilizzati dagli utenti a maggio 2023. Questo dato indica una riduzione dell’utilizzo effettivo del chatbot da parte degli utenti. Sono diminuiti del 5,7% anche i visitatori unici del sito web di ChatGPT. Una tendenza che coinvolgerebbe quasi 6 persone su 100: quali potrebbero essere i motivi?
È colpa degli studenti in vacanza?
Engadget suggerisce che la fine dell’anno scolastico potrebbe avere un ruolo nel calo degli utenti di ChatGPT. Con la maggior parte degli studenti in vacanza estiva, si ipotizza che ci siano meno adulti utilizzatori del chatbot per la ricerca di documenti e risposte online. Questo potrebbe contribuire al calo dell’utilizzo di ChatGPT.
Un altro possibile motivo del calo degli utenti potrebbe essere il divieto imposto da aziende come Samsung e Apple, che vietano l’uso di chatbot di intelligenza artificiale per timore di una potenziale fuga di dati. Questa precauzione può aver influenzato negativamente l’utilizzo di ChatGPT da parte degli utenti.
Si segnala anche il cambio di paradigma delle 24 più importanti università del Regno Unito, tra cui Oxford e Cambridge, nell’utilizzo delle Intelligenza Artificiale generativa, come ChatGPT, limitandola ad un uso appropriato ed etico.
Opportunità di miglioramento per OpenAI
Nonostante il calo degli utenti, questa situazione potrebbe rappresentare un’opportunità per OpenAI. Sam Altman, CEO di OpenAI, ha sottolineato che i costi di gestione del servizio erano diventati eccessivi a causa dell’alto interesse. Riequilibrare le risorse potrebbe consentire all’azienda di ottimizzare gli strumenti di ChatGPT mentre prosegue nello sviluppo di tecnologie più avanzate, come GPT-5 o AGI.