Dimensionamento scolastico: un vicario per gli istituti ridimensionati e stop a numero minimo studenti per istituire la classe. Vantaggi per regioni virtuose

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge che introduce nuove misure per il dimensionamento scolastico, in linea con la riforma prevista dal PNRR.
Le Regioni che non hanno ancora adottato i piani di dimensionamento avranno dieci giorni di tempo dall’entrata in vigore del decreto per adeguarsi. L’obiettivo è garantire il regolare avvio dell’anno scolastico 2024/2025 e una migliore organizzazione della rete scolastica. Tra le misure agevolative previste per le Regioni in regola con il dimensionamento, la possibilità di istituire classi anche con un numero inferiore di studenti rispetto al minimo previsto, la salvaguardia del personale ATA per l’anno scolastico 2025/2026 e la nomina di un docente vicario per le scuole interessate dal dimensionamento.
Dimensionamento, vantaggi per le Regioni virtuose
Le Regioni che rispetteranno i termini per il dimensionamento scolastico, come modificati dal nuovo decreto legge, potranno beneficiare di una serie di vantaggi. Sarà possibile, ad esempio, formare classi anche in mancanza del numero minimo di studenti previsto, garantendo così la continuità didattica anche in aree con una bassa densità demografica. Inoltre, il provvedimento assicura la stabilità del personale ATA per il prossimo anno scolastico, evitando riduzioni di organico. Infine, la nomina di un docente con funzioni vicarie del dirigente scolastico garantirà una gestione efficace delle scuole interessate dal dimensionamento. Restano escluse dal dimensionamento le due scuole slovene del Friuli.
Valditara: “Una scuola più vicina agli studenti”
“Grazie a queste misure, le Regioni che attuano il dimensionamento avranno a disposizione strumenti più efficaci per organizzare il servizio scolastico”, ha affermato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. “L’obiettivo non è chiudere i plessi, ma garantire una scuola più efficiente e più vicina alle esigenze degli studenti“. Il Ministro ha sottolineato l’importanza del dimensionamento per una migliore allocazione delle risorse e una maggiore qualità dell’offerta formativa.
Campania prima per scuole sottodimensionate: 21 istituti da accorpare
Sei Regioni (Campania, Emilia Romagna, Toscana, Sardegna, Piemonte e Umbria), sono in ritardo con il dimensionamento scolastico, non avendo completato gli accorpamenti previsti entro dicembre. Il provvedimento concede a queste Regioni dieci giorni di tempo dall’entrata in vigore del provvedimento per regolarizzare la situazione e garantire il regolare avvio del prossimo anno scolastico. Le scuole da accorpare sono 69, escluse le due scuole di lingua slovena del Friuli Venezia Giulia, esentate per la loro specificità. La Campania si distingue per il più alto numero di scuole sottodimensionate e non ancora accorpate: 21 istituti. Seguono l’Emilia Romagna con 15, la Toscana con 14, la Sardegna con 3 e l’Umbria con 2.