La popolazione scolastica calerà da oltre 8 milioni a meno di 7 milioni in 10 anni. Questo calo, insieme ai limiti imposti dall’UE con il Pnrr, sarebbe la ragione per cui la Legge di Bilancio ha previsto una normativa sul dimensionamento scolastico, che comporta un taglio di sedi e personale.
Questi tagli avranno effetto principalmente dal 2024/2025 ma si faranno sentire già a partire dal prossimo anno scolastico. La maggior parte delle fusioni (70%) si concentrerà nel Mezzogiorno, in particolare Campania, Sicilia, Calabria, Puglia, Sardegna .
La Campania sarebbe tra le regioni più colpite (146) seguita da Sicilia (109), Calabria (79), Puglia (66), Sardegna (45) e Lazio (37). La tabella è sul tavolo della Conferenza delle Regioni per trovare un accordo entro maggio, altrimenti il ministero dell’Istruzione deciderà entro giugno
Copia e incolla questo URL nel tuo sito WordPress per farne l'embed
Copia e incolla questo codice nel tuo sito per farne l'embed