“Digital Detox”, smartphone limitati in una scuola di Macerata. L’esperta: “Bene insegnare ai ragazzi a non eccedere”
All’Istituto Tecnico Economico “Gentili” di Macerata è stato avviato un progetto chiamato “Digital Detox” che introduce misure volte a ridurre l’uso degli smartphone in classe, con l’obiettivo di educare gli studenti a una gestione più consapevole della tecnologia. Il piano – come riporta Il Resto del Carlino – ideato dalla dirigente scolastica Alessandra Gattari e dal referente del progetto Matteo Medori, si rivolge a tutte le 26 classi dell’istituto.I tre pilastri del progetto “Digital Detox”.
Il progetto prevede tre punti principali:
1. Incontri formativi su temi come la dipendenza tecnologica, il cyberbullismo e la prevenzione del gioco d’azzardo.
2. L’introduzione di cassette porta-smartphone in cui gli studenti sono obbligati a lasciare i loro dispositivi durante le lezioni.
3. Una modifica al regolamento disciplinare, che prevede la sospensione dopo due note per uso non autorizzato del cellulare in classe, anziché tre come in precedenza.
Il commento della presidente degli psicologi
Katia Marilungo, presidente dell’Ordine degli Psicologi delle Marche, ha espresso il proprio apprezzamento per l’iniziativa. Secondo Marilungo, il progetto non ha un carattere punitivo, ma educativo, mirato a limitare l’uso degli smartphone, che spesso distraggono gli studenti. Marilungo ha sottolineato che l’uso della tecnologia può essere utile nello studio, ma è importante insegnare ai ragazzi a non eccedere.
La necessità di educare e sensibilizzare
Marilungo ha apprezzato anche la scelta di includere corsi di sensibilizzazione su vari temi, a condizione che siano gestiti da psicologi qualificati. Questo approccio può aiutare gli studenti a navigare in un mondo complesso, in cui è importante conoscere sia i vantaggi della tecnologia sia i rischi associati, come il cyberbullismo e la dipendenza.
Il ruolo dei genitori nella gestione dei dispositivi
Secondo Marilungo, l’educazione al corretto uso dello smartphone non riguarda solo gli studenti, ma anche i loro genitori. È fondamentale che i genitori conoscano l’uso che i figli fanno dei loro dispositivi, mostrando curiosità e interesse. Non si tratta di vedere lo smartphone solo come un premio o una punizione, ma come uno strumento che fa parte della vita quotidiana dei ragazzi.