Didattica a distanza, valutazione: non sarà media matematica, ma basata su “processo formativo”. Ci sarà recupero, voti anche alla primaria

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Una delle ordinanze particolarmente attesa nei prossimi giorni è quella relativa alla valutazione. Di valutazione si parla già nel Decreto Scuola n. 22/20 dell’08 aprile 2020, ma adesso bisognerà concretizzare le azioni svolte dalle scuola. 

Ieri è stata fornita una prima informativa ai sindacati. Il documento, prima di essere pubblicato, dovrà essere sottoposto al vaglio del CSPI che potrà proporre delle modifiche.

Tutti ammessi: come si decidono i voti

Il must è: tutti ammessi, ma il Ministero non esclude mancate ammissioni per alunni sempre assenti o in presenza di gravissimi provvedimenti disciplinari.

I voti scaturiranno non dalla media matematica, peraltro non più utilizzata nel senso stretto da parecchi anni – le valutazioni di attività svolte a distanza potrebbero essere state particolarmente complesse – né dal raggiungimento delle competenze, ma si baserà sul “processo formativo”

I voti ci saranno anche per gli studenti della scuola primaria. Numerose erano state le sollecitazioni in queste ultime settimane per sostituire i voti con i giudizi alla primaria, ma il Ministero ritiene che bisogna comunque muoversi nell’ambito della normativa esistente.

Tutti ammessi: come si recupererà

L’ammissione generalizzata alla classe successiva potrà essere vincolata al recupero e ad una ulteriore verifica da attuare in corrispondenza del nuovo anno scolastico.

Per gli alunni con accertati problemi di apprendimento o con particolari difficoltà, si prevedono delle modalità di recupero specifico.

Sulla valutazione sarà fondamentale il ruolo dei consigli di classe, ai quali spetterà calibrare il recupero per il prossimo anno attraverso precipue schede di valutazione: spetterà sempre ai docenti indicare i nuclei del programma che non sono riusciti a portare avanti a causa dell’interruzione delle lezioni in presenza dovuta all’emergenza sanitaria.

L’INVALSI ha già fatto sapere di poter offrire, per ciascun grado, prove che potranno essere utilizzate nel periodo iniziale della classe successiva rispetto a quelle in cui sono previste, per dare la possibilita’ ai docenti di avere una bussola di riferimento che informi in modo attendibile su quanto gli studenti hanno appreso.

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