Didattica a distanza, un percorso da favola di fine anno. Lettera
Inviato da Pier Paolo Tarsi – Le formichine tutti i giorni, da anni, percorrevano la stessa strada per andare dal frutteto al formicaio. Era la strada battuta da sempre perché era la più corta e piana.
“C’è sempre una ragione se col tempo si privilegia una strada e se ne fa una prassi”, dicevano le formichine, almeno quelle più ottimiste e fiduciose nella razionalità della propria specie.
Era la via più levigata a causa dell’andirivieni e la più agevole, sia per le sue caratteristiche sia perché – diciamola tutta – semplicemente più consueta, talmente tanto che ogni formichina poteva percorrerla ad occhi chiusi. Sarebbe stato da stupidi cambiare! Si chiamava via DIDATTICA IN PRESENZA e nessuno metteva in discussione che fosse preferibile su altri percorsi.
Un giorno, un terribile virus chiamato Uomo e diffusosi ad ogni angolo del pianeta costruì un muro che intersecava via DIDATTICA IN PRESENZA, interrompendola a metà!
Le formichine, bloccate dall’ostacolo imprevisto, erano disperate: “come arriveremo al frutteto quest’anno?” si chiedevano tutte. “Moriremo di fame, non c’è più nulla da fare” diceva qualche formica pessimista. “È inutile cercare di andare avanti, tutto è perduto ormai” concludevano quelle proprio apocalittiche!
La gran parte delle formiche però, meno rassegnate, cercavano ed esploravano i dintorni per individuare altri percorsi.
Qualcuna diceva “andiamo per di qua, è leggera la salita ed il sentiero è largo”, un’altra proponeva “e se andassimo per di là? E’ meno larga ma più ritta la via”. E così dibattevano, provando e riprovando, tagliando rami, estirpando cespugli, spostando pietre, fino a quando, tira qui e sposta là, metti qua e togli lì, un nuovo sentiero per il frutteto si creò e per quella via si poterono cibare nuovamente tutte le formichine fino al termine dell’anno.
Il formicaio sopravvisse, portando anche quell’anno a casa il necessario per vivere, solo per altre strade, meno consuete, certo, ma necessarie, e a ben vedere anche ricche di scorci nuovi che le formichine non avrebbero mai potuto vedere se quel muro non fosse d’improvviso comparso a interrompere via della DIDATTICA IN PRESENZA. Alla fine, che volete, nel male non tutto è disgrazia, e così nacque via della DIDATTICA A DISTANZA.