Didattica a distanza, oltre il 15 marzo per alunni con particolari patologie

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Didattica a distanza: per alunni con particolari patologie può essere effettuata anche oltre il termine di sospensione delle attività didattiche.

Didattica a distanza

La sospensione delle attività didattiche sino al 15 marzo (al di fuori della zona rossa ove la sospensione è sino al 3 aprile), prevista dal DPCM del 4 marzo 2020 e confermata dal DPCM dell’8 marzo 2020, le cui disposizioni superano quelle dei precedenti DPCM (del 1° e del 4 marzo 2020), ha determinato l’obbligo per i dirigenti scolastici di attivare la cosiddetta didattica a distanza.

Le misure del DPCM dell’8 marzo 2020

Il Ministero, con nota n. 278/2020, ha fornito apposite indicazioni alle scuole, al fine di attuare le misure previste nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Alla predetta nota è seguita poi quella dell’8 marzo.

Il Ministero ha messo a disposizione una apposita pagina dedicata alla didattica a distanza.

Nelle zone in cui le attività sono sospese, le scuole devono garantire il diritto allo studio degli allievi, attivando la suddetta modalità didattica. Approfondisci

Alunni con particolari patologie

Nella nota del Ministero si legge inoltre quanto segue:

Si segnala la particolare necessità di protezione di soggetti portatori di gravi patologie quali, ad esempio, gli immunodepressi e i malati oncologici, per i quali appare opportuno attivare percorsi di didattica a distanza prevedendo il coinvolgimento diretto – ove ritenuto opportuno – anche dei familiari, al fine di ridurre il rischio di contagio. 
Tale modalità potrà essere attivata a prescindere da provvedimenti collettivi di sospensione della frequenza, in presenza di certificazione della patologia da parte del Centro di cura e della richiesta di uno dei genitori o degli esercenti la potestà. La certificazione della patologia e la richiesta di uno dei
genitori o degli esercenti la potestà, unita alla dichiarazione di parentela e convivenza, appare idonea a consentire l’astensione dalla frequenza e la fruizione della didattica a distanza. 

Per gli studenti con particolari patologie, che rendono maggiore il rischio di contagio, come ad esempio immunodepressi e quelli con malattie oncologiche, dunque, la didattica a distanza potrà proseguire anche dopo il 15 marzo (oltre il 3 aprile nella zona rossa) e indipendentemente dai provvedimenti di sospensione, che riguardano tutti gli altri studenti. A tal fine sono necessari:

  • la certificazione della patologia da parte del Centro di cura;
  • la richiesta di uno dei genitori o degli esercenti la potestà, unita alla dichiarazione di parentela e convivenza

Presentata la certificazione e la richiesta, lo studente interessato potrà non frequentare e fruire della didattica a distanza.

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