Didattica a distanza, Ministero: no carico cognitivo. Docenti devono concordare compiti da assegnare

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Didattica a distanza, evitare sovrapposizioni e concordare compiti tra colleghi per evitare carico cognitivo.

Didattica a distanza: cos’è e cosa no

In due nostri articoli, in particolare, sulla base dell’indicazioni ministeriali, abbiamo descritto cosa si intende per didattica a distanza e cosa la stessa non è.

  • Cos’è

Le attività di didattica a distanza, come ogni attività didattica, per essere tali, prevedono la costruzione ragionata e guidata del sapere attraverso un’interazione tra docenti e alunni. Esempi:

  • Il collegamento diretto o indiretto, immediato o differito, attraverso videoconferenze, videolezioni, chat di gruppo
  • la trasmissione ragionata di materiali didattici, attraverso il caricamento degli stessi su piattaforme digitali e l’impiego dei registri di classe in tutte le loro funzioni di comunicazione e di supporto alla didattica, con successiva rielaborazione e discussione operata direttamente o indirettamente con il docente, l’interazione su sistemi e app interattive educative propriamente digitali: tutto ciò è didattica a distanza. Approfindisci
  • Cosa non è

La didattica a distanza non può esaurirsi né definirsi tale, ricorrendo soltanto alla trasmissione di materiali e all’assegnazione di compiti. Deve esserci sempre la guida del docente e, aggiungiamo, la restituzione del compito assegnato. Approfindisci

No carico cognitivo e troppe ore davanti schermo

Nella nota del 17 marzo del 2020, il Ministero ha evidenziato un altro aspetto importante, una sorta di principio al quale i docenti o meglio i consigli di classe devono attenersi.

Così leggiamo nella citata nota:

… occorre evitare sovrapposizioni e curare che il numero dei compiti assegnati sia concordato tra i docenti, in modo da scongiurare un eccessivo carico cognitivo. 

I docenti del consiglio di classe, dunque, devono prestare molta attenzione nell’assegnare i compiti, concordandoli con i colleghi del consiglio di classe, al fine di non caricare cognitivamente gli allievi, ossia non assegnare loro troppi compiti, con tutte le difficoltà che ciò comporta soprattutto nella situazione attuale.

L’eccessivo carico cognitivo, inoltre, potrebbe intaccare un altro aspetto evidenziato dal Ministero, ossia evitare che gli studenti stiano troppo tempo davanti lo schermo di un PC/Tablet. A, riguardo, è necessario assicurare un giusto equilibrio tra attività online o comunque davanti lo schermo e pause.

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