Didattica a distanza: l’appello di una mamma – insegnante: colleghi, rallentiamo, pensiamo per caso di terminare il programma?

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Didattica a distanza: l’appello di una insegnante che è anche mamma di due bambini in età scolare a vivere questo periodo non come la compensazione di tanto lavoro non svolto in classe in presenza ma come momento per stare vicino agli alunni. 

“Colleghi prof….ma pensiamo per caso di finire il programma per la prima volta????

Sono una mamma di due  alunni, scuola elementare e scuola media ( le chiamo così scusatemi). Sono anche un insegnate, Liceo .

Ho bisogno di scrivere, comunicare, riflettere su ciò che stiamo vivendo.

La scuola non può e non deve fermarsi, l’ho pensato dall’inizio. Sono una di quelli a cui piace pensare ad una didattica nuova, diversa, digitale, mi formo di continuo per apprendere come migliorare ogni passo nella formazione dei miei alunni. Ebbene proprio io, oggi, sono perplessa da quello che stiamo facendo. La mia giornata vola via tra registro elettronico, pc, video lezioni, videocall, classi virtuali, telefono con i colleghi, gruppo con gli alunni e con i colleghi h24; poi telefono, pc, gruppi di genitori, gruppi di alunni con i prof, registro elettronico, video lezioni, schede da stampare, compiti da riconsegnare ai prof…

Che dire tutti stiamo vivendo questa situazione.

Sento che i miei alunni hanno bisogno di me, sono disorientati, vogliono la routine, quella routine che tanto odiano ma che gli da sicurezza. La battuta del compagno, il rimprovero del prof, tutte quelle cose che succedono in classe. Ora sono sperduti, hanno bisogno di noi.

E così le loro famiglie, noi, i nostri figli.

Sento poi le altre mamme, le nonne,  I giga non bastano, Argo non carica, la prof penserà che non hanno fatto i compiti, forza lavorare bimbi…TIME OUT

Vi prego

Rallentiamo, andiamo in balcone, guardiamo il sole e respiriamo, vi prego.

Lasciamo un po’ di tempo ai bambini per giocare, ridere, cantare, ballare, pasticciare.

Facciamogli fare le polpette o le orecchiette con le nonne e non i compiti dal telefono.

Vi prego rallentiamo. ”

Didattica a distanza: si stanno riempiendo di compiti gli studenti, famiglie KO

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