Didattica a distanza, istituti integrano regolamento d’istituto: chiudere applicazioni, inquadrare il volto, vestirsi adeguatamente. Esempio

Didattica a distanza, questa sconosciuta. Direbbe qualcuno. Le scuole sono impegnate a fornire agli studenti e alle famiglie il servizio scuola nel miglior modo possibile. Molte le difficoltà da superare e nuove sfide.
Le scuole si stanno confrontando anche con nuove situazioni che in un modo o in un altro vanno affrontate e, perché no, regolamentate. Molte le segnalazioni giunte in redazione da vari docenti che si trovano in difficoltà su come arginare alcuni comportamento spesso scorretti da parte degli studenti.
Ad esempio, annotazioni ci sono giunte da parte di docenti che vedono il link delle lezioni in diretta condivisi in chat con relativo ingresso di disturbatori estranei alla classe, a volte anche di nazionalità straniera.
Altra segnalazione riguarda la possibilità in alcune piattaforma da parte degli studenti di poter intervenire sullo stato dei compagni, magari disattivando l’audio o espellendo i compagni. Vere e proprie forme di cyberbullismo in era Coronavirus.
Per non parlare dell’intervento dei genitori durante le lezioni o le valutazioni, così come dei falsi problemi di connessione accampati per saltare le lezioni.
Insomma, il mondo della didattica a distanza apre nuove sfide per le scuole e alcune di esse si sono attrezzate modificando il proprio regolamento di istituto, con un preciso elenco dei comportamenti da tenere e relativa sanzione.
Così, l’I.I.S. “G. Marconi” di Torre Annunziata (Napoli) , ad esempio, ha integrato il proprio regolamento elencando alcuni comportamenti da tenere ed altri che vengono vietati.
Si parte dalla necessità di custodire con cura le password per l’accesso alle piattaforme, la cui violazione comporta una sospensione da scuola da 1 a 3 giorni.
Importante, secondo il dirigente che ha elaborato il regolamento su mandato del collegio dei docenti, è entrare a lezione con 5 minuti in anticipo. Questo per evitare di perder tempo per eventuali problemi di carattere tecnico. In questo caso lo studente rischia una nota disciplinare.
Anche l’abbigliamento è menzionato. Infatti, potrebbe venir naturale trascurarlo, dato che si è a casa. Secondo il regolamento invece questo deve essere mantenuto adeguato, nel rispetto dei docenti e dei compagni. Anche in questo caso lo studente rischia una nota disciplinare.
Sanzioni anche per gli studenti che durante le lezioni navigano in Internet o giocano ai videogiochi, bisognerà, infatti, chiudere tutte le finestre e le applicazioni aperte nel device, così come sarà necessario abbassare il tono della suoneria o notifiche.
Si chiede, inoltre, di non condividere la lezione con persone al di fuori della classe, così come non registrarle e divulgarle. In questo caso, sospensione fino a 6 giorni.
Sebbene nel regolamento in questione non se ne faccia menzione, pare quasi scontato che a controllare che il regolamento venga rispettato spetti, con ulteriori incombenze ai docenti.
Insomma, una integrazione di regolamento che si aggiorna in funzione della didattica a distanza, affrontando nuove situazioni, difficoltà e sfide.