Didattica a distanza, il 6% di studenti sta perdendo le lezioni

I messaggi di conforto che la didattica a distanza sta coprendo la quasi totalità degli alunni rischiano di lasciare in ombra quella piccola minoranza che ha comunque diritto all’istruzione.
Ad approfondire la loro realtà è stato il quotidiano Avvenire. Ha compiuto un piccolo viaggio per esplorare la realtà del mezzo milione di studenti (il 6%, dati del Ministero) che non partecipa alle lezioni.
Il quotidiano cattolico ha riscontrato che questa fascia di ragazzi è formata soprattutto da figli di famiglie non italiane “che rappresentano la parte più debole della comunità scolastica”.
A garantire per la loro istruzione in tempi di normalità erano i progetti delle Ong, una delle quali segue la sorte in quattro città italiane di tremila ragazzi svantaggiati. Secondo Avvenire, il 46% non è dotato di device per seguire le lezioni a distanza e il51% non ha accesso a internet. La stessa organizzazione ha provveduto a farsi carico delle risorse carenti, anche ricorrendo alle risorse del Ministero messe a disposizione proprio per far fronte a situazioni come queste.
Molto si deve anche alla fantasia dei docenti, alla collaborazione delle Amministrazioni pubbliche intervenute in alcune realtà con i servizi sociali, ma in alcune zone tutto ciò non è stato sufficiente. Da Nord a Sud sono ancora molte le scuole che denunciano una “perdita di alunni” ancora troppo alta.