Didattica a distanza e burnout, lettera Uil scuola Campania a Dirigenti e Rsu

Uil Scuola Campania – Cari tutti, stiamo vivendo un momento di grande difficoltà, che sta mettendo a dura prova il nostro Paese e di conseguenza anche il sistema scolastico. Ci si aspetterebbe che tutti agissero con senso di responsabilità e buon senso.
L’intera Comunità Educante si è trovata all’improvviso a dover riorganizzazione l’attività didattica reinventandosi. La “didattica a distanza”, non normata contrattualmente, si sta rivelando un’esperienza nuova e “complicata” per molti docenti e per molti alunni e famiglie.
Tanti ragazzi stanno vivendo, assieme ai loro cari, questa vera e propria “guerra” epidemiologica con grande ansia e forte preoccupazione. Non si può pensare che agiscano come se nulla stesse accadendo al di là delle pareti domestiche.
Il susseguirsi compulsivo di varie indicazioni da parte del MI ha dato seguito a fraintendimenti e interpretazioni. Pervengono alla nostra O.S. numerose segnalazioni circa l’emanazione in molte scuole, di circolari attraverso le quali si dispongono modalità di attivazione della didattica a distanza improbabili, inopportune e a nostro parere illegittime.
Alcuni Dirigenti Scolastici richiedono ai docenti di svolgere l’attività didattica a distanza secondo il proprio orario di servizio pre emergenza. Fanno la stessa richiesta ai docenti di sostegno dai quali si pretende la compresenza unitamente ai docenti di potenziamento che sono “invitati” a restare a disposizione per eventuali sostituzioni. Richiedono la regolare compilazione del registro elettronico dimenticando che, come disposto dai vari DPCM, vige la sospensione delle attività didattiche. Si chiede, poi, la compilazione di schede di monitoraggio, come se in questo momento la priorità fosse ancora una volta la sola BUROCRAZIA. C’è chi poi, silenziosamente “irrompe” nella classe virtuale trasformando la DAD in una sorta di Grande Fratello. C’è chi pretende di svolgere riunioni di organi collegiali con poteri deliberanti a distanza, senza considerare le difficoltà di
connessione sincrona di molti e la non validità formale delle decisioni prese in tal modo.
Chi chiede di provvedere a una regolare e idonea valutazione degli alunni e allo scopo alcuni vengono costretti a un’interrogazione da bendati per essere sicuri che non ricevano suggerimenti al di là dello schermo. L’elenco delle indicazioni a dir poco singolari potrebbe continuare all’infinito.
Questo stato di cose sta rendendo sempre più teso il rapporto tra alcuni Dirigenti Scolastici e Docenti.
Pare che qualcuno dimentichi che la Didattica a distanza è e deve essere solo uno strumento temporaneo, un mezzo straordinario per affrontare una situazione di emergenza che non potrà mai sostituire il rapporto empatico alunno-docente. Dimentica la libertà d’insegnamento, il diritto alla privacy, la collegialità, le più elementari norme sulla sicurezza nell’utilizzo di videoterminali, le pari opportunità , le difficoltà delle famiglie, il
diritto allo studio di tutti .
La scuola NON SI E’ FERMATA, non DEVE FERMARSI e allo stesso modo anche un sindacato come la Uil Scuola, il più rappresentativo del comparto in Campania, continua a non fermarsi e a sostenere i propri iscritti.
Il Ministero dell’Istruzione ha garantito alla Segreteria Nazionale che interverrà in presenza di rappresentate situazioni di criticità e questo ha già dato i propri risultati in alcune istituzioni scolastiche del nostro territorio regionale.
Il personale della scuola tutto non si sta sottraendo al proprio ruolo anche rimettendosi in discussione e in gioco rispetto all’utilizzo delle nuove tecnologie. Gli alunni e le famiglie sono in buone mani. La Uil Scuola Napoli e Campania continuerà a vigilare per tutelare l’intera comunità educante nella certezza che tutti insieme supereremo questo momento così delicato e
torneremo presto alla normalità dell’insegnamento d’aula.
Nel frattempo invitiamo tutti a far leva sulla propria professionalità e sul senso di responsabilità necessari, evitando contenziosi e giungendo alla fine di questo anno scolastico così complicato in modo quanto più sereno e compatibile con la situazione di emergenza.