Dichiarazione redditi e imposte: le date, le scadenze e le rate possibili

Quali sono tutte le date da ricordare e le cose da sapere sul Modello Redditi Pf, comprese le eventuali rateizzazioni.
Il Modello Redditi Persone Fisiche è il modello che comunemente viene utilizzato da chi non può presentare il modello 730. Per scelta autonoma è davvero difficile pensare che ci siano contribuenti che optino per l’ex Modello Unico (il Modello Redditi Pf prima si chiamava Unico Persone Fisiche), soprattutto dal momento che con il varo del Modello 730 senza sostituto, anche chi non ha datore di lavoro per i conguagli fiscali può regolarizzare la posizione direttamente con l’Agenzia delle Entrate.
E soprattutto in materia di rimborso il 730 è più veloce anche senza sostituto. Il modello Redditi Pf si usa anche come ultima spiaggia per rettificare un 730 errato e non corretto entro i termini. Il modello Redditi Pf 2021 serve per l’anno di imposta 2020 ed è già partito. Vediamo in questa guida tutte le cose da conoscere, le date di scadenza e le possibilità di rateizzazione concesse.
Redditi Pf 2021, scadenze versamenti imposte
Una dichiarazione dei redditi per un contribuente può chiudersi in tre modi. Infatti la dichiarazione dei redditi serve per conguagliare le imposte dell’anno precedente quello in cui si presenta il modello, a prescindere che di opti per il modello 730 piuttosto che per il modello Redditi Persone Fisiche.
Una dichiarazione può chiudersi in pari, a credito o a debito. Quando una dichiarazione si chiude a debito, occorre versare le imposte, ed oltre a quelle a saldo 2020, vanno versate anche quelle a titolo di acconto 2021. Ed i versamenti seguono un calendario predefinito. Infatti in linea generale, tutti i versamenti delle imposte devono essere eseguiti, entro il 30 giugno 2021 senza sanzioni oppure entro il 30 luglio 2021 con maggiorazione dell’importo pari allo 0,40%.Qualcosa da questo punto di vista potrebbe cambiare visto che di studiano misure di emergenza volte a cancellare le sanzioni per chi versa in ritardo vista l’attuale emergenza sanitaria ed economica.
Imposta rateizzata, come funziona?
Con il modello Redditi Persone Fisiche ai contribuenti viene concessa la facoltà di rimborsare a rate il conguaglio a debito fuoriuscito dalla dichiarazione dei redditi.
Facoltà concessa a tutti i contribuenti, titolari di partita Iva o meno. Le rate sono mensili. Solo l’acconto di novembre va versato in soluzione unica. Nella rateizzazione rientrano anche i contributi eccedenti il minimale, cioè la risultanza del quadro RR del modello Redditi Pf. Dal momento che l’acconto di novembre va versato in unica soluzione, è evidente che la rateizzazione non può andare oltre il mese di novembre 2021.Quando parliamo di rateizzazione delle risultanze della dichiarazione dei redditi parlare di flessibilità è particolarmente indicato dal momento che non è obbligatorio rateizzare tutti gli importi, ma si può scegliere la via della rateizzazione solo di alcuni di essi.
Modello Redditi Pf, le rate nello specifico
Ci sono delle differenze in materia rateizzazione delle imposte a seconda che il contribuente sia o meno un soggetto titolare di Partita Iva. Per chi ha una Partita Iva, la rateizzazione inizia a giugno, con la scadenza della prima rata che va onorata proprio entro il 30 giugno. Come detto in precedenza, se si paga dopo la fine di giugno e prima del 31 luglio, la prima rata va maggiorata dello 0,40%. Per le rate successive invece le scadenze cadono il 16 luglio, il 16 agosto, il 16 settembre e il 16 ottobre.
Per pagamento omessi e ritardati si applicano interessi . Ed è proprio in questo aspetto che varia la situazione in base al fatto che il dichiarante sia o meno un titolare di Partita Iva.
Per pagamenti che sopraggiungono dopo il 30 giugno, la maggiorazione dello 0,40% va calcolata precedentemente ai successivi pagamenti. In pratica, sale l’importo su cui poi si vanno a calcolare eventuali altri interessi per ritardati pagamenti delle rate successive.
Altro fattore che distingue i titolari di Partita Iva dai non titolari è la modalità di versamento delle imposte. Infatti, per i contribuenti titolari di partita Iva i versamenti vanno fatti in via telematica tramite i servizi telematici predisposti dall’Agenzia delle Entrate usando Entratel o Fisconline con gli F24 online e i propri servizi di Home Bancking. Anche i contribuenti non titolari di Partita Iva possono adottare la modalità di pagamento telematica, ma per loro è
direttamente mediante i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate (“F24 web” e “F24 online”) utilizzando i canali Entratel o Fisconline mediante i servizi di internet banking messi a disposizione dagli intermediari della riscossione convenzionati con l’Agenzia (banche, Poste Italiane e Agenti una opzione, perché si può usare anche il modello F24 cartaceo che per i primi è negato.