Di Meglio (Gilda): “La scuola è drammaticamente non pronta per settembre. Siamo in enorme ritardo” [INTERVISTA]

La Gilda degli Insegnanti ha deciso di interrompere le relazioni sindacali con il Ministero dell’Istruzione. Una decisione forte che arriva a ridosso della possibile convocazione per sottoscrivere il protocollo di sicurezza. Per il coordinatore nazionale, Rino D Meglio, si tratta di una decisione inevitabili dopo i “ripetuti tentativi di forzatura, nelle forme e nel merito, delle norme e consuetudini che regolano le relazioni sindacali”.
A Orizzonte Scuola, Rino Di Meglio spiega meglio i motivi della scelta:“Abbiamo constatato che negli ultimi mesi le relazioni sindacali erano diventate inutili, siccome il tempo è una risorsa preziosa, abbiamo deciso di far cosi”.
Attenderete il prossimo passo della ministra?
“Beh, speriamo che la ministra si smuova, più che altro spero che si muova il presidente del Consiglio credo che sia difficile smuovere Azzolina dalle sue posizioni”.
Anche per lei doveva rimanere Fioramonti ministro?
“Con Fioramonti avevamo relazioni diverse, si discuteva, si stava al tavolo, c’era una capacità di ascolto diversa. Con Azzolina abbiamo avuto due-tre incontri con la concessione di sette minuti per volta. Diciamo che il mio tempo lo cedo volentieri ad altri”.
Si aspetta che la ministra lo contatterà?
“Non ho la minima idea di cosa possa accadere, non credo che la ministra Azzolina lo farà, non è una questione personale, è una questione di rapporti istituzionali. Io eseguo una delibera presa all’unanimità dal direttivo nazionale. La ministra fa il suo lavoro, poi si vedrà”
La scuola è pronta per il 14 settembre?
“La scuola, a mio modo di vedere, è drammaticamente non pronta. Si è perso un sacco di tempo prezioso, che siamo molto in ritardo. La riapertura bisognava programmarla già da marzo, non ad agosto”.
Si è perso troppo tempo in polemiche inutili?
“Sì, a mio modo di vedere. I problemi sono due, uno di ordine relativo agli spazi, l’altro relativo al personale. Per quanto riguarda gli spazi si è tardivamente parlato con gli enti locali che si stanno organizzando come possono, mentre per quanto riguarda il personale si è fatto ben poco. Si arriverà a circa 40mila assunzioni con le cifre stanziate dal governo, quindi parliamo di 2-3 Ata per scuola e dunque ci facciamo ben poco”.
Pronti ad una mobilitazione?
“Non possiamo escludere nulla per la ripartenza della scuola”.
Azzolina, dunque, pecca di eccessivo ottimismo?
“Sì, direi che è eccessivamente ottimista per quanto accadrà a settembre. Mi auguro davvero di sbagliarmi”.