Detrazioni fiscali per università non statali, confermati gli importi del 2023: differenze per area disciplinare e zona geografica. DECRETO

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Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha emanato un decreto che definisce gli importi massimi detraibili dall’imposta lorda sui redditi per le spese relative alle tasse e ai contributi di iscrizione alle università non statali per l’anno 2024.

Il decreto, firmato dal Ministro Anna Maria Bernini, conferma gli importi già previsti per il 2023, suddivisi per area disciplinare (Medica, Sanitaria, Scientifico-Tecnologica, Umanistico-Sociale) e zona geografica (Nord, Centro, Sud e Isole).

Detrazioni differenziate per area disciplinare e zona geografica

Le detrazioni variano da un minimo di 2.500 euro per l’area Umanistico-Sociale nel Sud e Isole, fino ad un massimo di 3.900 euro per le aree Medica e Sanitaria nel Nord Italia. Il decreto prevede inoltre importi specifici per i corsi post-laurea (Dottorato, Specializzazione e Master), anch’essi differenziati per zona geografica, con un massimo di 3.900 euro per il Nord e un minimo di 2.900 euro per il Sud e Isole. A questi importi si aggiunge la tassa regionale per il diritto allo studio.

Conferma degli importi e aggiornamento annuale

“Abbiamo ritenuto opportuno confermare la misura massima delle detrazioni spettanti agli studenti delle Università non statali prevista dal decreto del 7 dicembre 2023”, ha dichiarato il Ministro Bernini. Il decreto prevede un aggiornamento annuale degli importi entro il 31 dicembre di ogni anno, per adeguarsi alle variazioni del costo della vita e degli importi medi delle tasse e contributi dovuti alle università statali. L’allegato al decreto specifica le classi di laurea, laurea magistrale e laurea magistrale a ciclo unico afferenti a ciascuna area disciplinare, nonché le zone geografiche di riferimento delle regioni.

DECRETO

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