Decreto scuola. M5S: non pone fine alla supplentite, non ci sono fondi per gli stipendi, si prorogano appalti per le pulizie

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“A luglio 2015 pensavamo di avere visto il peggio, con un governo che portava a casa una vergognosa riforma della scuola a colpi di fiducia, e pensavamo di aver esaurito la nostra rabbia e il nostro dolore.

“A luglio 2015 pensavamo di avere visto il peggio, con un governo che portava a casa una vergognosa riforma della scuola a colpi di fiducia, e pensavamo di aver esaurito la nostra rabbia e il nostro dolore.

E invece oggi ci ritroviamo con l'ennesimo voto di fiducia per portare a casa un provvedimento che tenta solo di mettere le ‘pezze' a quella riforma della scuola che sapevamo avrebbe prodotto gli effetti negativi che sta producendo”. Lo afferma la senatrice e capogruppo M5S in Commissione Cultura Michela Montevecchi, annunciando il no del suo gruppo alla fiducia sul decreto scuola-ricerca.

“In realtà con questo provvedimento – continua – si creano altri conflitti, altre discriminazioni ed altri contenziosi: non si pone fine alla supplentite, nè si trovano misure per pagare i supplenti che da mesi non prendono lo stipendio; si creano discriminazioni tra gli studenti portatori di disabilità pur di dare ulteriori risorse alle scuole private e paritarie; e con le ennesime proroghe degli appalti per la pulizia nelle scuole si ignora totalmente la segnalazione a governo e Parlamento del Commissario Anticorruzione Raffaele Cantone, il tutto a testimonianza della prepotenza e della incompetenza di questo governo”.

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