Decreto scuola, il governo punta ad un nuovo provvedimento entro la metà di giugno: ecco cosa potrà contenere

Si è molto discusso nelle ultime ore della decisione da parte della maggioranza di non inserire, tra gli emendamenti proposti dal governo, norme che riguardassero la scuola.
Era infatti atteso un provvedimento che contenesse misure di competenza del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Così non è stato. Nessuna accelerazione da parte dei partiti che compongono l’attuale maggioranza governativa. Si è scelto, dunque, di intervenire in un prossimo decreto legge che sarà approvato dal governo entro la prima metà di giugno.
Le norme, secondo quanto, segnala Italia Oggi, riguarderebbero anche i docenti ingabbiati, coloro che sono di ruolo in una classe di concorso e vorrebbero abilitarsi in un’altra. Spazio anche alle misure per i concorsi con l’introduzione dello scritto dei concorsi ordinari con la modalità delle “crocette” necessario per velocizzare le procedure. In ballo anche la modifica della percentuale di crediti formativi universitari che, nei percorsi abilitanti, gli aspiranti docenti potranno fare online (attualmente al 20%, ma si punta almeno al 40% o addirittura al 50%).
Intanto, come già reso noto, il DPCM 60 CFU è pressoché chiuso e la sua emanazione potrebbe essere davvero imminente (comunque non oltre il mese di giugno a meno di clamorosi colpi di scena). Una volta pubblicato il provvedimento, le università potranno avviare i percorsi per le abilitazioni che dovranno concludere in tempo utile per consentire all’Italia di raggiungere gli obiettivi prefissati dal PNRR.
Si parla di 70mila docenti assunti: i primi 35mila precari con almeno 3 anni di servizio (anche quelli che hanno svolto servizio nelle scuole paritarie) e quelli che hanno conseguito entro ottobre 2022 i 24 cfu. Una volta superato il concorso dovranno acquisire altri 30 cfu.
Poi ci sono altri 35mila docenti che, invece, saranno oggetto di una procedura concorsuale aperta a tutti i laureati che avranno seguito i nuovi percorsi abilitanti normati dal DPCM in uscita.