Decreto Scuola, il CSPI potrebbe cambiare composizione: da 36 a 45, più peso alla componente ministeriale. BOZZA
Nel decreto scuola in arrivo ci sarebbe spazio anche per la modifica del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI). In base a quanto raccolto, il nuovo provvedimento legislativo mira ad ampliare la rappresentatività del CSPI, introducendo un maggior pluralismo culturale e coinvolgendo attivamente i genitori degli studenti nel processo decisionale.
Attualmente composto da 36 membri, il CSPI vedrebbe aumentare il proprio numero a 45, mantenendo invariata la componente elettiva (18 membri, di cui 3 rappresentanti delle minoranze linguistiche).
La novità principale risiede nell’aumento dei membri nominati dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, che passeranno da 15 a 27. Di questi, 15 saranno scelti tra personalità di spicco nel mondo della cultura, dell’arte, dell’università, del lavoro e delle professioni, mentre 3 saranno designati dalla Conferenza Unificata Stato-Regioni e 3 dal CNEL.
Un’altra importante novità riguarda l’ingresso nel CSPI di 3 rappresentanti delle scuole non statali e, soprattutto, di 3 membri designati dal Forum Nazionale delle Associazioni dei Genitori (FONAGS), organismo consultivo del Ministero da oltre vent’anni.
L’obiettivo dichiarato del governo è quello di garantire una maggiore rappresentatività e pluralismo all’interno del CSPI, coinvolgendo attivamente i genitori e ampliando la gamma di competenze e prospettive presenti nel Consiglio.