Decreto scuola approvato al Senato, Azzolina: testo migliorato, maggioranza ha guardato a qualità

Ministero istruzione – Approvato al Senato il decreto legge sulla scuola che disciplina gli Esami di Stato conclusivi del I e del II ciclo di istruzione, la valutazione finale degli alunni, la conclusione dell’anno scolastico 2019/2020 e l’avvio del 2020/2021, le procedure concorsuali straordinarie per la Scuola secondaria di I e II grado.
“Il testo è stato migliorato in Senato – commenta la Ministra Lucia Azzolina – grazie al lavoro della maggioranza, che ha guardato all’interesse e alla qualità del sistema di Istruzione, mettendo al centro le studentesse e gli studenti. Ora il decreto passa alla Camera dei deputati dove dovrà essere convertito definitivamente in legge entro il 7 giugno. Come Ministero – prosegue la Ministra – siamo intanto al lavoro per consentire gli Esami di Stato del secondo ciclo in presenza e in sicurezza. Da oggi è attivo l’help desk per fornire ogni supporto alle istituzioni scolastiche. Lavoriamo già anche all’avvio del prossimo anno scolastico, sia sotto il profilo amministrativo, con la digitalizzazione delle graduatorie per le supplenze e anche delle immissioni in ruolo, sia sotto il profilo organizzativo. In tal senso, come ho detto oggi al Senato, durante il Question Time, forniremo a breve alle scuole le regole per poter avviare l’anno in piena sicurezza dal punto di vista sanitario e con indicazioni anche sotto il profilo didattico. Vogliamo riportare a scuola i nostri studenti e farlo al meglio”.
Di seguito una sintesi del decreto che tiene conto anche delle modifiche apportate in Senato
Esami di Stato e valutazione finale degli alunni
Il decreto contiene la cornice normativa per lo svolgimento degli Esami di Stato conclusivi del I e II ciclo e per la valutazione finale delle studentesse e degli studenti. A seguito dell’emergenza coronavirus sono state infatti previste misure specifiche e semplificate per questo anno scolastico. In particolare, l’Esame di Stato del I ciclo coincide con la valutazione finale da parte del Consiglio di classe, che terrà conto anche di un elaborato consegnato e discusso online dagli studenti. Mentre per il II ciclo è prevista la sola prova orale in presenza. Le scuole stanno già operando sulla base delle Ordinanze emanate dal Ministero.
Voti alla scuola primaria, si cambia
Tornano i giudizi descrittivi, alla scuola primaria, al posto dei voti in decimi. La novità sarà reintrodotta dal prossimo anno scolastico. Una successiva Ordinanza del Ministero dell’Istruzione darà alle scuole tutte le indicazioni operative.
Più tutele per gli alunni con disabilità
I dirigenti scolastici, sulla “base di specifiche e motivate richieste da parte delle famiglie degli alunni con disabilità”, tenuto conto della particolarità di questo anno scolastico, dopo aver sentito i Consigli di classe e acquisito il parere del Gruppo di lavoro per l’inclusione della loro scuola, potranno consentire “la reiscrizione dell’alunno al medesimo anno di corso frequentato nell’anno scolastico 2019/2020”. Questo consentirà di recuperare il mancato conseguimento degli obiettivi didattici e inclusivi per l’autonomia, stabiliti nel Piano educativo individualizzato. Una misura a favore degli studenti con disabilità e della loro reale inclusione.
Privatisti, novità per chi fa l’Esame a settembre
Inserite in Senato misure per i candidati privatisti che dovranno sostenere l’Esame del II ciclo nella sessione suppletiva di settembre: in attesa di conseguire il diploma, potranno partecipare con riserva alle prove di ammissione ai corsi di laurea a numero programmato e ad altre prove previste dalle Università, istituzioni dell’Alta formazione artistica musicale e coreutica e altre istituzioni di formazione superiore post diploma. Potranno partecipare con riserva anche a procedure concorsuali pubbliche, selezioni e procedure di abilitazione per le quali sia richiesto il diploma di II grado.
Edilizia scolastica, poteri speciali ai Sindaci
Velocizzata l’esecuzione degli interventi di edilizia scolastica: fino al 31 dicembre 2020 i Sindaci e i Presidenti delle Province e delle Città metropolitane potranno operare con poteri commissariali. Gli Enti locali avranno, dunque, uno strumento in più per agire e garantire che gli interventi possano svolgersi rapidamente e in tempi utili per l’avvio del prossimo anno scolastico.
Precari, come cambia il concorso straordinario
Cambia il concorso straordinario per l’ingresso nella Scuola secondaria di I e II grado. I docenti che hanno i requisiti per partecipare non sosterranno più una prova a crocette, ma una prova con quesiti a risposta aperta, sempre al computer. La prova sarà diversa per ciascuna classe di concorso. Il bando di concorso, già pubblicato in Gazzetta Ufficiale a fine aprile, sarà modificato tenendo conto delle novità introdotte in Senato. Le prove si svolgeranno appena le condizioni epidemiologiche lo consentiranno. Ai vincitori di concorso immessi in ruolo nel 2021/2022 che rientrano nella quota di posti destinati all’anno scolastico 2020/2021 sarà riconosciuta la decorrenza giuridica del contratto, anche ai fini dell’anzianità, dal 1° settembre 2020.
Supplenti, le graduatorie diventano provinciali e digitali
Le graduatorie dei supplenti saranno aggiornate, ma anche provincializzate e digitalizzate. Si attuerà, perciò, quanto previsto dal decreto scuola di dicembre, ma con un’importante semplificazione per garantire l’attuazione delle nuove regole in tempo per il nuovo anno scolastico: il Ministero potrà emanare un’apposita Ordinanza, anziché muoversi per via regolamentare. La provincializzazione consentirà di sgravare le segreterie delle istituzioni scolastiche: saranno gli Uffici territoriali del Ministero a seguire il processo e assegnare le supplenze. La presentazione delle domande sarà, poi, informatizzata per tagliare i tempi e rendere il processo più efficiente anche a vantaggio degli insegnanti e degli studenti. Con il nuovo modello le supplenze saranno assegnate più rapidamente.
Al via il Tavolo sui percorsi abilitanti
È prevista l’istituzione di un apposito Tavolo di confronto per avviare “con periodicità percorsi abilitanti” e fare chiarezza sul percorso per diventare insegnanti, consentendo così anche ai giovani neo-laureati un percorso di accesso all’insegnamento “caratterizzato da una formazione adeguata”. Il Tavolo sarà presieduto dal Ministro.
M5S sul Blog
“Sulla scuola sono stati tantissimi gli ostacoli, le pressioni, i tentativi di impedire l’affermazione di alcuni principi che con caparbietà il Movimento 5 Stelle è riuscito ad affermare ed esprimere all’interno del Decreto Scuola, che oggi è stato approvato al Senato e che a breve diverrà definitivo dopo il passaggio alla Camera. Uno principio su tutti: la meritocrazia. Con questo decreto abbiamo raggiunto il risultato straordinario di bandire concorsi per un totale di quasi 80.000 nuovi insegnanti, una cifra molto importante. Di questi una quota di oltre 30.000 riguarderà la stabilizzazione degli insegnanti precari con 3 annualità di servizio, che verranno selezionati attraverso un vero concorso con una prova scritta da tenersi dopo l’estate. Abbiamo detto NO ad ogni tipo di sanatoria. Quello dei concorsi è solo uno degli aspetti affrontati da questo decreto. Le misure approvate sono molte, da quelle per il recupero e l’integrazione degli apprendimenti, a quelle per il ritorno in sicurezza in vista della riapertura delle scuole. Particolare attenzione è stata inoltre dedicata agli alunni con disabilità e all’edilizia scolastica. Grazie all’impegno del Movimento 5 Stelle è stato votato poi l’emendamento per l’apertura delle graduatorie provinciali, che entreranno in vigore dopo il decreto. Si tratta di un risultato atteso da lungo tempo da parte del personale docente, e siamo felici di aver dato loro questa importante risposta che va nella direzione di una vera digitalizzazione delle procedure che riguardano la scuola pubblica. Finalmente. Si tratta di impegni precisi e concreti che avevamo assunto davanti al mondo della scuola e che abbiamo mantenuto. Se non ci fosse stato il Movimento 5 Stelle con i suoi portavoce in Commissione, in Aula, e ai vertici durante i quali si sono trovati gli accordi all’interno della maggioranza, tutto questo non sarebbe stato possibile. Così come, nulla sarebbe stato possibile se alla guida di un ministero così delicato ed importante come quello dell’Istruzione non ci fosse stata la nostra Lucia Azzolina, la cui forza e caparbietà è stata fondamentale per portare in porto questi risultati importantissimi nonostante le pressioni esterne subite, per non parlare degli insulti e addirittura delle minacce. Lucia Azzolina si è dimostrata il ministro dell’Istruzione che un paese grande e importante come l’Italia merita”.
Così in un post su Il Blog delle Stelle.