Decreto scuola 71/24, c’è il sì anche del Senato. Rammarico Anief: approvate disposizioni distanti dalla realtà, nessun intervento su continuità didattica, assunzioni, organici aggiuntivi e altre priorità

Anche il Senato accorda la fiducia al decreto legge 71, che si appresta diventare legge dello Stato italiano: il testo, come era prevedibile, non è stato minimamente ritoccato e rimane uguale a quello approvato alla Camera la settimana passata.
“Il rammarico è tanto – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief -, perché tra le disposizioni introdotte ‘in materia di sport e sostegno didattico agli alunni con disabilità per il regolare avvio dell’anno scolastico’ non troviamo quelle che avevamo suggerito attraverso decine di emendamenti al DL, riproposti in audizione presso la VII commissione di Montecitorio lo scorso 18 giugno”.
Pacifico pone diversi quesiti ai titolari dell’Istruzione nazionale. “Come si fa a sperare, ad esempio, di raggiungere più continuità didattica – dice il presidente Anief – se la metà dell’organico di sostegno continuerà ad essere composto da precari e tra lor nella maggior parte dei casi da personale non specializzato? Come si fa a ripresentarsi per l’ennesimo anno scolastico con migliaia di insegnanti assunti dalle graduatorie ad esaurimento e poo licenziati dopo che hanno superato l’anno di prova? Come si fa a pensare di ben gestire i progetti del Pnrr senza avere confermato l’organico aggiuntivo Pnrr e Agenda Sud? Come si fa a pensare di combattere la supplentite affidandosi solo ai lenti concorsi e senza ricorrere al doppio canale di reclutamento? Perché sui contratti di ricerca non c’è alcuna disposizione per definire nel contratto lo stato giuridico dei ricercatori come dei tecnologi?”. Non avendo risposte positive, il presidente del giovane sindacato giunge alla conclusione che “si continua a legiferare senza tenere conto dei reali problemi da risolvere”.