Decreto scatti. Astensione M5S. Chimienti “Non possiamo accettare la logica ricattatoria dei tagli al MOF”
inviato da Simone Carella – Il Movimento 5 stelle ha provato fino all’ultimo a migliorare il decreto sugli scatti stipendiali dei docenti, approvato questo pomeriggio alla Camera senza modifiche rispetto al testo licenziato dal Senato, ma il Governo ha bocciato tutti gli emendamenti presentati. Dunque restano appena 120 i milioni stanziati per il ripristino dell’annualità 2012, a fronte dei 370 necessari secondo le quantificazioni del MEF, e diventa legge il conseguente rinvio alla sessione negoziale per reperire i 250 milioni mancanti, che verranno inevitabilmente sottratti al MOF.
inviato da Simone Carella – Il Movimento 5 stelle ha provato fino all’ultimo a migliorare il decreto sugli scatti stipendiali dei docenti, approvato questo pomeriggio alla Camera senza modifiche rispetto al testo licenziato dal Senato, ma il Governo ha bocciato tutti gli emendamenti presentati. Dunque restano appena 120 i milioni stanziati per il ripristino dell’annualità 2012, a fronte dei 370 necessari secondo le quantificazioni del MEF, e diventa legge il conseguente rinvio alla sessione negoziale per reperire i 250 milioni mancanti, che verranno inevitabilmente sottratti al MOF.
“Tutti i nostri emendamenti – dichiara Silvia Chimienti, relatrice di minoranza del decreto – andavano nella direzione di coprire lo sblocco delle annualità 2012 e 2013 attraverso lo stanziamento di risorse aggiuntive e precisamente aumentando di due punti la percentuale della tassazione sulle rendite di capitale. La stessa identica copertura che viene proposta in televisione e sui giornali dal nostro premier Matteo Renzi per finanziare i mirabolanti interventi promessi. Purtroppo, alla prova dei voti, il Governo dimostra di non essere in grado di invertire la tendenza né di voler realmente fare ripartire la scuola, martoriata negli ultimi anni da tagli inumani.
“Con la riduzione del fondo in questione – precisa Chimienti – molte scuole si vedranno costrette a privarsi di attività didattiche extracurriculari di fondamentale importanza come i corsi di recupero, ma anche di materiali utili alla didattica, delle ore di straordinario del personale Ata, degli emolumenti per i collaboratori del dirigente scolastico, delle indennità di turno, degli stipendi agli insegnanti di madrelingua, dei compensi per il personale supplente e altro ancora.
Il M5S si è astenuto in votazione finale: avallare il prelievo sul MOF significa accettare una logica ricattatoria che respingiamo fermamente. Non possiamo essere costretti a scegliere tra la sopravvivenza economica dei lavoratori e la qualità dell’offerta formativa” conclude la deputata.