Decreto PA, organico aggiuntivo e più assunti dai concorsi ordinari e straordinari: le Commissioni I e XI della Camera stanno esaminando le proposte segnalate dall’Anief

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L’azione dell’Ufficio legislativo Anief, per salvare la scuola in vista del prossimo anno scolastico, sembra riscuotere interesse tra i deputati della I e XI Commissione della Camera: diversi degli emendamenti al decreto legge PA 44/2023 migliorativi del teso pubblicato in Gazzetta Ufficiale a fine aprile sono stati segnalati per il voto.

“Tra i temi ancora in ballo – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – ci risulta che vi sia l’introduzione dell’organico aggiuntivo e l’allargamento delle graduatorie dei concorsi ordinari e straordinari, con l’introduzione di migliaia di candidati che vi hanno partecipato risultando idonei ma che fino ad oggi sono risultati esclusi. Rispetto a quanto segnalato da noi e proposto nel corso dell’audizione tenuta alla Camera da Anief e Udir lo scorso 9 maggio, sono state introdotte alcune riformulazioni ma molti emendamenti rimangono in piedi e questo ci rincuora. Certamente non ci illudiamo, però ancora una volta la nostra organizzazione sindacale ha dimostrato di riuscire a comunicare alla politica quello di cui la Scuola e la Conoscenza italiana hanno bisogno”.

Anief ricorda che va introdotto un organico aggiuntivo per essere in grado di gestire i progetti prevista dal Pnrr: l’organico con più personale è stato assegnato alle scuole durante la pandemia da Covid19 e ora serve per poter raggiungere gli obiettivi legati alla lotta alla dispersione, all’orientamento, al miglioramento e recupero degli apprendimenti. Ancora di più perché agli istituti scolastici continuano a giungere decine e decine di migliaia di euro per digitalizzare le scuole, formare il personale e ridurre il numero di alunni che lasciano gli studi: gli ultimi decreti di riparto delle risorse del Pnrr sono giunti in questi giorni e stanno destando preoccupazioni negli organi collegiali. Insegnanti e dirigenti scolastici si rendono conto che sarà impossibile gestire questa mole di lavoro enorme senza personale aggiuntivo. Secondo il sindacato, se non assumiamo in fretta almeno 40.000 docenti e Ata aggiuntivi, stanziando 300 milioni di euro, i miliardi di euro che stanno arrivando per questi progetti, diverse centinaia di migliaia in media a scuola, verranno utilizzati male o che, come è già accaduto, in certi casi verranno paradossalmente rimandati indietro.

Inoltre, il sindacato ricorda che se vogliamo che vengano attuate 90 mila assunzioni nella scuola bisogna velocizzare le operazioni di immissioni in ruolo degli idonei dei concorsi e dei candidati che hanno partecipato all’ultima selezione straordinaria. Oltre che confermare nei ruoli tutti coloro che hanno superato l’anno di prova a seguito di provvedimenti giurisdizionali. È quindi importante immettere in ruolo dai posti comuni delle GPS, come già si fa con la I fascia sostegno: i docenti assunti sprovvisti di abilitazione, secondo la nostra proposta, per aver confermato il ruolo dovranno svolgere un corso universitario di formazione. Come vanno assunti i docenti che hanno conseguito un titolo accademico all’estero e “sciogliere” la riserva dopo il riconoscimento del titolo.

Questi i temi che Anief ritiene prioritari e segnalati ai parlamentari: la mobilità per i docenti neo-assunti e per i trasferimenti al 100% dei dirigenti scolastici; il doppio canale con assunzioni in ruolo su posti comuni anche da GPS e per titoli conseguiti all’estero; il reintegro dei docenti e dei dirigenti licenziati assunti con riserva; le modifiche al concorso riservato facenti funzioni DSGA; la proroga della validità o messa ad esaurimento delle graduatorie dei concorsi ordinari e integrazioni delle graduatorie dei concorsi straordinari; le trasformazioni dei posti in deroga di sostegno; la frequenza dei corsi universitari per la specializzazione e abilitazione in modalità telematica per aumentarne i posti; l’introduzione di un organico aggiuntivo per il PNRR; la valorizzazione di tecnologi, ricercatori enti non vigilati, deroghe al dimensionamento; un piano di assunzioni straordinarie per i precari AFAM; l’introduzione del middle management.

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