Decreto PA, c’è il via libera della Camera. Zangrillo: “Attrarre giovani talenti verso il pubblico impiego e dotare le amministrazioni di competenze tecniche qualificate”

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Il Decreto Legge sulla PA ha ottenuto il via libera dalla Camera e si appresta ora a essere esaminato dal Senato. Il ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ha sottolineato come il provvedimento punti a valorizzare il personale pubblico, considerato “fulcro dell’azione amministrativa”, promuovendo sia lo sviluppo personale che quello professionale.

Il testo introduce una serie di misure pensate per rendere il settore pubblico più attrattivo per le nuove generazioni e per garantire la piena operatività delle amministrazioni, in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Superamento delle disparità e nuove assunzioni tecniche

Tra le principali novità, il decreto dedica particolare attenzione alla funzionalità degli Enti locali, intervenendo per ridurre la storica disparità salariale rispetto alle amministrazioni centrali. Un passo concreto verso l’equità retributiva che si affianca all’introduzione di una misura innovativa: la possibilità per Regioni, Province, Città Metropolitane ed Enti locali di assumere, con contratto a tempo determinato, diplomati provenienti dagli Istituti Tecnici Superiori in qualità di funzionari. L’obiettivo è duplice: attrarre giovani talenti verso il pubblico impiego e dotare le amministrazioni di competenze tecniche qualificate. Il decreto interviene anche sul fronte del reclutamento, rafforzando le competenze della Commissione Ripam per garantire procedure concorsuali più efficienti e orientate alla selezione di profili altamente specializzati.

Tutela del personale e interventi per le emergenze

Il provvedimento contiene inoltre una disposizione dedicata alle Associazioni professionali a carattere sindacale tra militari, fondamentale per avviare trattative che riconoscano e valorizzino il ruolo del personale dirigente del comparto sicurezza e difesa. Non mancano misure specifiche per il rafforzamento del personale nelle aree colpite da calamità: il decreto prevede interventi per i territori interessati dai sismi del 2009 e del 2016, oltre che per le zone di Emilia-Romagna, Marche e Toscana colpite dalle alluvioni del maggio 2023.

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