Decreto Ministeriale per la conferma dei docenti di sostegno, per Anief è incostituzionale: “Possibile preaderire al ricorso”

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Il sindacato Anief ha lanciato le preadesioni al ricorso avverso Dm 32/2025 sulla conferma dell’insegnante di sostegno su istanza della famiglia.

L’azione legale al Tar è contro il dm 32 del 26 febbraio 2025 “misure finalizzate a garantire la continuità dei docenti a tempo determinato su posto di sostegno per l’anno scolastico 2025/2026, a norma dell’articolo 8, comma 2, del decreto-legge 31 maggio 2024, n. 71, convertito con modificazioni dalla legge 29 luglio 2024, n. 106”. 

IL DECRETO MINISTERIALE

Il Decreto ministeriale attua la nuova previsione normativa che permette alle famiglie di chiedere la conferma del docente supplente di sostegno anche per il prossimo anno scolastico. Nel Decreto si “stringono le maglie” riguardo la possibilità di essere confermati: richiesta delle famiglie entro maggio, disponibilità da parte del docente e poi controllo da parte dell’Amministrazione rispetto all’effettivo diritto di poter ottenere un incarico. Per quanto riguarda le disponibilità per queste procedure, inoltre, si potranno utilizzare solo quelle effettivamente note entro il 31 agosto di ogni anno; dunque, il numero si riduce di molto visti i tanti posti attivati “in deroga” a partire dal mese di settembre.

“Questo nuovo Decreto attua una norma che per il sindacato Anief ha palesi vizi di legittimità: si viola il principio del merito e della posizione in graduatoria oltre al fatto che vi è il rischio di confermare in servizio docenti non specializzati a discapito degli specializzati. Bene, dunque, le restrizioni più stringenti rispetto alla previsione normativa per far sì che almeno l’attribuzione dell’incarico segua le regole generali dettate dall’OM 88/2024, ma il rischio e la pericolosità della norma sono evidenti e la continuità didattica non si garantisce confermando il docente a scelta delle famiglie, ma immettendo in ruolo su tutti i posti dell’organico e trasformando i posti in deroga in posti utili per le immissioni in ruolo”, ha affermato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.

SPECIFICHE SUL RICORSO

Possono aderire al ricorso tutti i docenti specializzati e non specializzati; per poter preaderire è necessario espletare la procedura di iscrizione all’Anief. La preadesione al ricorso, riservata ai soli soci Anief, è totalmente gratuita.

Per maggiori informazioni, cliccare qui.

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