Decreto milleproroghe, il 28 dicembre il varo del provvedimento: smart working anche per il pubblico? Nodo pensioni da sciogliere. Le ultime notizie

La Legge di Bilancio, dopo aver ottenuto il via libera del Senato, si avvia verso una seconda lettura alla Camera. Contestualmente, il governo inaugura il lavoro sul Milleproroghe, un provvedimento di fine anno che prevede estensioni e modifiche a norme e scadenze di varia natura.
Previsto nell’ultimo consiglio dei ministri dell’anno, il 28 dicembre, il Milleproroghe si affianca a quattro decreti attuativi della delega fiscale, tra cui quello sull’Irpef, rimandato dalla precedente riunione.
Un argomento chiave è lo smart working. Con l’ultimo decreto, il lavoro agile è stato esteso fino al 31 marzo nel settore privato, per categorie protette e genitori di minori sotto i 14 anni. Resta però irrisolta la situazione nel settore pubblico, dove attualmente lo smart working è permesso solo ai lavoratori fragili fino al 31 dicembre, una soluzione costosa e complessa.
Un’altra questione importante è quella delle pensioni. Durante le correzioni alla manovra in Senato, era emersa l’idea di aumentare l’età pensionabile per i medici a 72 anni, rispetto ai 70 attuali. Sebbene il governo abbia inizialmente rigettato questa proposta, la misura è ancora in considerazione per il Milleproroghe o per futuri provvedimenti.
Per quanto riguarda la scuola, ci attendiamo la proroga della data del 28 febbraio 2024, posta dal DPCM 4 agosto 2023, sui corsi abilitanti come data ultima di chiusura dei corsi da 30 CFU per l’accesso al secondo concorso della fase straordinaria PNRR.
Non è invece prevista, allo stato attuale della normativa, la proroga dell’articolo 59/4 del DL n. 73/2021 (convertito in legge n. 106/2022) che negli ultimi 3 anni ha permesso l’assunzione dei docenti tramite lo scorrimento delle GPS sostegno prima fascia, poiché sono stati indetti i relativi concorsi.