Decreto Covid approvato dal CdM: scuole aperte fino alla prima media nelle zone rosse. Nessuna zona gialla ma deroghe in caso di bassi contagi [VIDEO]

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Il Consiglio dei ministri ha approvato, a quanto si apprende, il decreto contenente le nuove misure anti-Covid. Il provvedimento entrerà in vigore il 7 aprile e resterà valido fino alla fine del mese.

Nessuna zona gialla fino al 30 aprile. Questo è quanto prevede la bozza del nuovo decreto legge Covid, che è atteso nel pomeriggio in Cdm e proroga il dpcm dello scorso 2 marzo ,prevedendo misure anti contagio più rigide dal 7 aprile e per tutto il mese.

La bozza prevede che si applichino solo misure da zona arancione e rossa, ma dispone per il Consiglio dei Ministeri la possibilità di prevedere deroghe nel caso di bassi contagi e dati particolarmente buoni della campagna di vaccinazione.

Il provvedimento, come annunciato, contiene anche lo scudo penale per i vaccinatori, l’obbligo di vaccino per il personale sanitario e le regole per i concorsi pubblici.

Cosa cambia per la scuola

Si vieta ai governatori di chiudere le scuole fino alla prima classe di scuola secondaria di primo grado. “salvo in condizioni di particolare gravità“, è stato poi aggiunto al testo, o comunque in casi bene definiti, come ad esempio focolai di varianti nuove.

Resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata. Resta l’obbligo della mascherina dai sei anni in su.

Dal 7 aprile al 30 aprile 2021 “nella zona rossa le attività didattiche del secondo e terzo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado nonché le attività didattiche della scuola secondaria di secondo grado si svolgono esclusivamente in modalità a distanza. Nelle zone gialla e arancione le attività scolastiche e didattiche per il secondo e terzo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado si svolgono integralmente in presenza. Nelle medesime zone gialla e arancione le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica, ai sensi degli articoli 4 e 5 del decreto del presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, affinche’ sia garantita l’attività didattica in presenza ad almeno il 50 per cento, e fino a un massimo del 75 per cento, della popolazione studentesca mentre la restante parte della popolazione studentesca delle predette istituzioni scolastiche si avvale della didattica a distanza”. 

Poi: “Sull’intero territorio nazionale, resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, secondo quanto previsto dal decreto del ministro dell’Istruzione n. 89 del 7 agosto 2020, e dall’ordinanza del ministro dell’Istruzione n. 134 del 9 ottobre 2020, garantendo comunque il collegamento telematico con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata”.

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BOZZA DECRETO COVID

Concorsi, si sbloccano anche quelli per la scuola. CTS: tampone 48 ore prima, obbligo mascherina Ffp2, evitare spostamento regionale BOZZA

 

L’Italia rosso-arancione, per il resto, rimarrà in vigore fino al 30 aprile, quando in teoria si chiuderebbe lo stato d’emergenza, ma il condizionale rimane d’obbligo: tutto dipenderà dall’effettivo decollo della vaccinazione e dai suoi risultati.

Complessivamente, quindi, la ripartizione delle Regioni e Province Autonome, rispetto alle misure di contenimento, attualmente, è la seguente.

  • area rossa: Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Piemonte, Trentino, Puglia, Veneto, Toscana
  • area arancione: tutte le altre

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