Decreto Covid, anche il M5S chiede di cambiarlo. Anief: che senso ha lasciare fuori dalle classi gli insegnanti o gli alunni non vaccinati? Pioggia di emendamenti in arrivo
Anche i deputati della commissione Cultura della Camera del M5s chiedono di rivedere la questione del personale della scuola non vaccinato che con il Decreto Legge Covid n. 24/2022 può rientrare a scuola, ma non fare lezione o avere contatti con gli alunni.
Dicono che il testo è stato realizzato con “vaghezza”, perché questi lavoratori saranno sostituito “nell’impiego originario da personale supplente retribuito con fondi stanziati per la valorizzazione dei docenti. Un paradosso che deve essere risolto. Presenteremo emendamenti”.
Anche Anief presenterà richieste di modifica alle commissioni che prenderanno in carico il DL 24 in vista della sua conversione in legge: “Questo decreto – dice Marcello Pacifico, presidente del giovane sindacato rappresentativo – dovrà essere certamente modificato: che senso ha lasciare a disposizione fuori dalle classi gli insegnanti o gli alunni non vaccinati? Il Governo – continua il leader dell’Anief – deve nel prossimo provvedimento utile cambiare il decreto 24/2022 e dotare le scuole di spazi, personale, mezzi di protezione, strumenti di ventilazione, che forniscono una prevenzione rispetto al Covid decisamente alta. Anziché assegnare risorse aggiuntive per gli armamenti e la guerra, pari al 2% in più rispetto al Pil, li destini a questi provvedimenti, all’Istruzione e alla Ricerca. La didattica in presenza, di qualità e in sicurezza, è un tema non più rinviabile e il Covid lo ha dimostrato. Noi, come Anief, siamo pronti, comunque, a presentare una serie di emendamenti al Decreto Legge Covid n. 24/2022 pubblicato in Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 70 del 24 marzo”.
Nel frattempo, proseguono le richieste di risarcimento e restituzione degli stipendi non assegnati per mesi – attraverso apposito ricorso con Anief – da parte di tutti i lavoratori non vaccinati che si accingono a tornare in servizio: una decisione che sembra trovare consensi anche nelle sentenze dei giudici: come quella del Consiglio di giustizia amministrativa della Sicilia che nei giorni scorsi ha espressi diversi dubbi sulla costituzionalità dell’obbligo vaccinale.