Decreto Anticipi, altri tre mesi di smart working per i genitori di under 14 fragili nel settore privato. A fine anno cessa diritto per dipendenti pubblici
Il 30 novembre 2023, la Commissione Bilancio del Senato ha approvato un insieme di emendamenti di rilevante impatto sul settore lavorativo e sanitario.
Tra le decisioni più significative figura la proroga dello smart working fino al 31 marzo 2024 per i lavoratori del settore privato con figli minori di 14 anni. L’estensione, originariamente prevista fino al 31 dicembre 2023, offre ai genitori maggiore flessibilità lavorativa.
L’emendamento mira a supportare i genitori che lavorano nel settore privato, consentendo loro di continuare a lavorare in modalità agile. È importante sottolineare che questa possibilità è subordinata alla condizione che non ci sia un altro genitore nel nucleo familiare che beneficia di sostegni al reddito o che sia non lavoratore. Inoltre, la modalità smart working deve essere compatibile con le caratteristiche del lavoro svolto.
Contrariamente, si segnala la cessazione dello smart working per i lavoratori pubblici e privati considerati fragili, ovvero quelli maggiormente esposti al rischio di contagio da Covid-19. Tale diritto scade il 31 dicembre 2023, includendo anche i dipendenti definiti “super fragili” a causa di patologie croniche gravi.
Sul fronte sanitario, si evidenziano due emendamenti significativi: il primo esenta dall’IVA le prestazioni di chirurgia estetica con finalità terapeutiche, il secondo applica un’IVA al 10% sugli integratori alimentari. Queste misure rappresentano un cambiamento notevole nella fiscalità delle prestazioni e dei prodotti sanitari.
Infine, si annuncia un rifinanziamento di 5 milioni di euro per il 2023 per il bonus psicologo, raddoppiando le risorse inizialmente allocate. Questo aumenta significativamente la disponibilità di supporto psicologico per i cittadini.