Decreto 36, presentati gli emendamenti. Anief: precari e giovani aspettano ora risposte dal Senato, lunedì sciopero generale

Anief – Sul Decreto Legge n. 36, collegato al Pnrr che cambia assunzioni e formazione dei docenti è giunto il tempo delle decisioni: scaduti in queste ore i termini per la presentazione di ordini del giorno ed emendamenti alle commissioni riunite 1ª (Affari Costituzionali) e 7ª (Istruzione pubblica, beni culturali) del Senato, a cui è stato assegnato l’esame del testo prima dell’approdo in Aula.
Sulle decisioni dei senatori avranno il loro peso le indicazioni pervenute anche dalle audizioni e degli interventi da parte dei rappresentanti del Governo, come quella di ieri del ministro Patrizio Bianchi.
Oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha ribadito l’importanza di approvare gli emendamenti suggeriti da Anief al decreto Pnrr, perché su formazione e reclutamento danno “delle risposte certe al personale della scuola. Servono risposte innanzitutto per i giovani – dice il sindcalista all’agenzia Teleborsa – che hanno un percorso di un anno di formazione universitaria, in modo che arrivino direttamente al ruolo. Occorre poi dare risposte certe ai precari, affinché possano essere messi in sovrannumero in questo anno di formazione universitaria e, dopo il conseguimento dell’abilitazione, possano ottenere la conversione del contratto da tempo determinato a tempo indeterminato”.
Il sindacalista autonomo si sofferma anche sui “213mila insegnanti precari chiamati l’anno scorso per far funzionare in maniera ordinata le nostre scuola”, chiedendo al Governo di dare finalmente quella “risposta che serve all’Europa e quella risposta alle tante battaglie che l’Anief porta avanti da quando è stato fondato, che hanno portato a vincere dinanzi al Comitato europeo per i diritti sociali, al Consiglio d’Europa ed alla Commissione europea, mettendo in stato di mora l’Italia sulla questione della supplentite” mai risolta per scelte sbagliate di chi governa la scuola. Scelte che hanno portato tutti i sindacati rappresentativi alla mobilitazione e a allo sciopero generale di lunedì prossimo 30 maggio.