Debiti scolastici, da lunedì 26 agosto, studenti e docenti di nuovo in classe (con l’incognita caldo torrido)
Con l’arrivo della canicola di fine agosto, studenti e insegnanti si preparano a un ultimo sforzo prima dell’inizio ufficiale del nuovo anno scolastico.
I tanto temuti “esami di riparazione”, oggi ribattezzati “recupero dei debiti formativi”, non sono più relegati al mese di settembre, ma anticipati a fine agosto, così come previsto dall’allora ministro dell’Istruzione, Beppe Fioroni, nel 2007 (termine ultimo 31 agosto). Tuttavia in passato vi è sempre stata tolleranza fino alla prima settimana di settembre e comunque entro l’inizio delle lezioni.
Una volta conclusi gli esami di recupero, prima dell’avvio ufficiale delle lezioni il 16 settembre, si svolgeranno anche gli esami integrativi. Questi ultimi sono rivolti agli studenti già iscritti a una scuola secondaria di secondo grado che intendono cambiare tipologia o indirizzo di studi.
Lezioni private per 2 studenti su 3
Le vacanze estive di molti studenti sono state all’insegna del ripasso e delle ripetizioni private. Nonostante le scuole abbiano organizzato corsi di recupero per la maggior parte degli studenti con debiti formativi, una ricerca di Skuola.net rivela che solo 1 su 4 li ha trovati realmente risolutivi. Ciò ha portato a un vero e proprio boom di ripetizioni private, con una spesa media stimata di circa 270 euro a studente. Le cifre, però, possono variare notevolmente: se il 25% degli studenti prevede di spendere meno di 100 euro e un altro 27% si manterrà sotto i 200 euro, ben il 20% spenderà tra i 300 e i 500 euro e un ulteriore 10% supererà addirittura i 500 euro, arrivando in alcuni casi a investire tra i 500 e i 1.000 euro per colmare le lacune.
Le materie che più frequentemente necessitano di un supporto extra sono matematica, latino e greco, scienze, lingue straniere e italiano.
Nonostante la vacanza, il dovere chiama: il 20% degli studenti con debito formativo ha dichiarato che seguirà ripetizioni online anche dalla località di villeggiatura, mentre il 53% si dedicherà a sessioni di studio individuale o con l’aiuto dei familiari. Solo il 27% degli studenti, invece, ha deciso di prendersi una pausa dallo studio durante le vacanze estive.