De Petris (LeU): solo concorso per titoli garantirà assunzioni a settembre, no quiz a crocette. Apriamo graduatorie istituto. INTERVISTA

La VII Commissione cultura affila le armi, si prefigura un duro confronto sul Decreto scuola che inizierà a breve l’iter per la trasformazione in legge. Molti gli argomenti caldi che saranno affrontati, ma ce n’è uno in particolare che sta tenendo banco. Si tratta del concorso a cattedra straordinario che è già stato bandito prevedendo una unica prova selettiva: 80 domande in 80 minuti.
Secondo il Partito Democratico, LeU e Autonomie, il concorso non può svolgersi con queste modalità, è necessario un concorso per soli titoli e aumentare le assunzioni a 40mila cattedre. Di diverso avviso il Movimento 5 Stelle, che difende la scelta della prova selettiva. Su questo argomento abbiamo sentito la Senatrice LeU Loredana De Petris.
Avete presentato un emendamento contro il Movimento 5 Stelle, alleato di Governo?
Non presento emendamenti contro nessuno. Insieme con il PD e Autonomie, tre forze di maggioranza che fanno i conti con la realtà, abbiamo presentato un emendamento che prende in considerazione uno scenario mutato rispetto all’accordo per il concorso straordinario stipulato a dicembre. Il nostro è un emendamento che fa i conti con l’emergenza sanitaria, per il bene della scuola. Il dramma della scuola è la supplentite. Il nostro emendamento dice una cosa di buon senso.
Cioè?
Dice che è impensabile che con il concorso svolto ai primi di agosto, che per altro comporta una serie di problemi logistici di sanificazione, distanze eccetera, ci siano docenti in cattedra il 1 settembre. Noi proponiamo un concorso per titoli e servizio, in modo che l’anno scolastico parta bene. Così avremmo la certezza di riuscire ad avere i docenti. Questo è l’unico modo per mettere in sicurezza la ripresa dell’anno, sapendo che i dati ci dicono che al 30 giugno ci sono quasi 200 mila supplenze e i pensionamenti il prossimo anno saranno 30 mila.
C’è chi ritiene che un concorso per soli titoli mini la meritocrazia.
Non è un golpe contro la meritocrazia, perché non penso che i quiz a risposta multipla siano uno strumento meritocratico. Dopo l’assunzione per titoli da noi prevista ci sarà l’esame finale.
Parla dell’esame a fine anno di prova?
Sì
Altra obiezione che vi viene mossa riguarda la tempistica: se si apportassero delle modifiche al concorso straordinario i tempi si allungherebbero e i docenti non sarebbero in cattedra il 1 settembre.
Non è vero. Il MEF ha già autorizzato le assunzioni per quei posti, si tratterebbe di cambiare soltanto la modalità. Il parlamento è sovrano. Si fa prima selezionando per titoli che non spostare persone e fare il quizzone, quindi stilare la graduatoria del concorso. Con il concorso per soli titoli la graduatoria è già pronta, bisognerebbe fare soltanto la verifica dei titoli. Loro stessi lo sanno che non è possibile con il concorso a quiz assumere al 1 settembre. Perché, secondo lei, parlano di retrodatazione per le assunzioni? Significa che non ce la fanno.
Chiedete un aumento di posti, da 24 mila a 40mila. Non è necessario passare dalla finanziaria per questo?
Ci troviamo in una situazione di emergenza, si tratterebbe di motivi straordinari. I medici sono stati assunti che non avevano finito la specializzazione, derogando a tutto. Con i Decreti d’urgenza si può intervenire.
Avete presentato emendamenti al Decreto scuola anche per la riapertura delle Graduatorie d’Istituto?
Pensiamo che sia una priorità, altrettanto importante, aggiornare graduatorie. Si può fare benissimo, si può fare con un aggiornamento online. Ci sono poi altre priorità che abbiamo affrontato negli emendamenti
Ad esempio?
Riteniamo che la didattica a distanza debba essere normata nel contratto. Bisogna formare più classi, aumentare organici trasformando le cattedre di fatto in diritto. Chiediamo, inoltre, che i risparmi dalle commissioni degli esami di Stato siano usati per dare un ristoro agli insegnanti per le prestazione aggiuntive. Proponiamo anche di derogare al fatto che si valuti in decimi alla scuola primari, meglio un giudizio sintetico. Infine, chiediamo che la Carta del docente venga data anche ai precari.