DDL Scuola. Genitori criticano ruolo Dirigenti Scolastici: serve competenza, non poteri
In corso di svolgimento le audizioni delle Associazioni alla Camera e al Senato. Uno dei punti del ddl buona scuola che le associazioni dei genitori hanno indicato come critici, nel corso delle audizioni davanti le commissioni Cultura di Camera e Senato, riguarda ancora una volta il ruolo del presidi.
In corso di svolgimento le audizioni delle Associazioni alla Camera e al Senato. Uno dei punti del ddl buona scuola che le associazioni dei genitori hanno indicato come critici, nel corso delle audizioni davanti le commissioni Cultura di Camera e Senato, riguarda ancora una volta il ruolo del presidi.
Per l'Age, l'Associazione italiana genitori, "il dirigente non deve avere ampi poteri ma deve essere semplicemente competente e autorevole – ha spiegato Lorenzo Santoro – Ci vuole competenza, altro che ampi poteri".
Tra le altre cose il rappresentate dell'Age ha evidenziato come "il consiglio di istituto debba poter essere rappresentato in modo paritetico fra rappresentanti della scuola, dei genitori e, per le scuole superiori, anche dei studenti". Sul 5×1000 l'Age si è detta preoccupata del fatto che "dandolo alle scuole possano essere sottratte risorse alle associazioni di volontariato".
Anche il Coordinamento genitori democratici ha criticato il ruolo dei dirigenti scolastici perché "se i professori non vivono un metodo cooperativo la scuola funziona male". "Serve un docente tutor – hanno poi continuato – che possa affiancarsi agli studenti e linee guida nazionali per il dirigente quando dovrà relazionarsi con le aziende per dare seguito all'alternanza scuola lavoro". Tra le altre cose il Coordinamento genitori democratici ha chiesto che venga previsto un tetto massimo di studenti nelle classi e la possibilità di avere in ogni scuola un bilancio partecipato.
Il Fonags, il Forum nazionale delle associazioni dei genitori della scuola, pur sottolineando come alcune richieste, nel corso del passaggio alla Camera, abbiano trovato accoglimento, ha chiesto che ai genitori che partecipino alle riunioni delle associazioni genitoriali e ai consigli di istituto venga riconosciuta la possibilità di astenersi dal lavoro, "quale improcrastinabile necessità per il funzionamento degli ordini collegiali, visto il ruolo che la buona scuola ha affidato loro".
L'associazione genitori scuole cattoliche (Agesc) ha definito "insufficienti" le misure per la valorizzazione delle scuola paritarie, chiedendo – in particolare – che ai docenti precari assunti nel 2015 venga data la possibilità di scegliere di continuare a insegnare nelle scuola paritarie senza perdere il posto in graduatoria, "questo per dare continuità didattica ed educativa". Tra le altre cose è stato chiesto che il limite di 400 euro di spesa da detrarre per ogni studente che frequenta le scuole paritarie venga esteso a 4mila euro.
Dello stesso parere il Movimento italiano genitori che sottolineato come debba essere data a tutti gli effetti "libertà di scelta educativa dei genitori con il pieno ingresso delle paritarie nel sistema".
Dall'Associazione genitori di omosessuali e dall'Associazione famiglie adottive è arrivata invece la richiesta di "un piano formativo inclusivo" è – in particolare – la promozione del volontariato a scuola. Infine la Federazione italiana per il superamento dell'handicap ha chiesto, tra le altre cose, di "intervenire sulla tempistica per la nomina degli insegnanti di sostegno affinché queste avvengano al massimo entro settembre"
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