DDL riforma scuola. Docenti in sciopero della fame “Mattarella non firmare”. Oggi testo in aula
Oggi il testo del DDL di riforma della scuola arriverà in aula, alla Camera, per l'ultima votazione dopo il voto di fiducia al Senato.
Oggi il testo del DDL di riforma della scuola arriverà in aula, alla Camera, per l'ultima votazione dopo il voto di fiducia al Senato.
Le proteste non accennano a smorzarsi e da ieri due docenti del comitato "Scuola per la Repubblica" hanno iniziato lo sciopero della fame. Albergheranno in un camper e chiedono al Presidente della Repubblica di "non fare il notaio, ma il garante della costituzione".
Oggi Roma sarà nuovamente interessata da una manifestazione organizzata da tutti i sindacati di categoria e dai docenti organizzati.
Al loro fianco esponenti di Sel e del M5S. "Oltre a uscire dal Palazzo per incontrarci con i manifestanti, faremo anche entrare i cittadini a Palazzo Montecitorio, invitandoli ad assistere dalle tribune ai lavori d'Aula. In questo modo – spiegano deputati e senatori pentastellati – potranno assistere con i loro occhi allo scempio che stanno compiendo Governo e Maggioranza".
Intanto alla vigilia dell'approvazione del testo, il ministro Giannini apre al dialogo sul suo profilo Facebook: "Diventerà una pagina pubblica su cui riprenderanno il dialogo e il confronto con tutti voi – promette – sui provvedimenti che stiamo approvando in materia di Istruzione e sulle innovazioni a cui lavoriamo nel settore della Ricerca e dell'Università.#staytuned". Un dialogo a bocce ferme, qualcuno si chiede che senso abbia.
Nel frattempo i sindacati si organizzano anche per il post-approvazione, con gli uffici legati di tutti i sindacati all'opera per attaccare giurdicamente il testo. Mentre i Cobas promettono uno scontro permanente in ogni istituto.